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 Segreteria di Stato

Livello di descrizione: fondo
Consistenza:  regg. e filze 2.845
Estremi cronologici:  (1814-1848)
Mezzi di corredo:  Inventario seconda metà sec. XIX

informazioni storico-istituzionali

soggetto produttore
Segreteria di Stato, Firenze
Nota storica
Il 15 settembre 1814  [Bandi Toscana, cod. XXI, n. CXLV]  fu ripristinato il consiglio di Stato, finanze e guerra, composto dai consiglieri di Stato direttori delle segreterie di Stato, di finanze, guerra ed esteri. Questo organo insieme col sovrano trattava gli affari concernenti le diverse segreterie e li smistava alla segreteria competente per l'esecuzione. Gli affari più importanti erano riservati solo al sovrano, quelli meno importanti al direttore di ciascuna segreteria. In un primo tempo il funzionamento del consiglio di Stato, finanze e guerra era regolato dalle leggi leopoldine, e da quelle emanate prima della dominazione francese. Il 20 marzo 1826 vi fu unaridistribuzione delle competenze e così avvenne il 29 gennaio 1838. Queste norme rimasero in vigore fino al 16 marzo 1848, quando furono istituiti i ministeri e il consiglio dei ministri.
La segreteria o il dipartimento di Stato era retta, come le altre segreterie, dal segretario di Stato primo direttore delle segreterie, che dal 1814 era Vittorio Fossombroni e da un direttore, Neri Corsini, che faceva parte del consiglio di Stato, finanze e guerra. Tale struttura fu conservata fino al 1848. La segreteria aveva il controllo sugli affari concernenti la consulta, la segreteria della giurisdizione, la presidenza del buon governo, l'avvocato regio, l'ordine di S. Stefano, la soprintendenza agli studi e varie amministrazioni minori; il che vuol dire che la sua competenza si estendeva all'amministrazione della giustizia, alla polizia, agli affari ecclesiastici, alla pubblica istruzione e alla beneficenza, alla sanità e all'arruolamento militare. Le sue competenze passarono a diversi ministeri nel 1848

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