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 CATASTI


informazioni storico-istituzionali

Nota storica
Il catasto preunitario degli stati estensi ed austro-estensi era puramente descrittivo  [BONAINI, pp. 135-136, parla in realtà di un numero tale di " mappe " da far pensare ad un catasto geometrico; ma il dato sembra essere frutto di un equivoco da parte di chi glielo fornì, visto che contrasta con tutte le altre notizie a disposizione, oltre che, naturalmente, con l'attuale realtà archivistica ]  e limitato, per quanto riguarda le denunce e i rilievi sistematici, alla pianura e alla collina modenese e reggiana; per la montagna, a far fronte all'imposta censuaria rimasero in genere le comunità. che si rivalevano poi sui possidenti tenendo ciascuna i propri estimi. Un primo impianto, iniziato nel 1711, fu portato a termine nel 1717, sulla base di semplici denunce, a cura del Magistrato degli alloggi , che lo gestì poi fino a quando, alla fine degli anni Settanta, non mutò il nome in quello di censimento secolare ed ecclesiastico e, più tardi, di censimento generale, coadiuvato quest'ultimo, a far tempo dal 1792, da sette uffici decentrati denominati campionerie del censo.
Frattanto nel 1768, a seguito del chirografo del 7 giugno cosiddetto di parificazione fiscale tra i beni laici e quelli ecclesiastici, prima in tutto o in parte esenti, era stato formato un estimo generale unico di quelli che erano stati fino ad allora due estimi separati, uno dei quali, quello ecclesiastico, formatosi soltanto in modo episodico a partire soprattutto dal 1751. Nel 1786, inoltre, si era sentito il bisogno di revisionare radicalmente la materia e si era finito col dar vita ad un nuovo impianto catastale, corroborato stavolta da più accurati accertamenti peritali e organizzato dall'eminente economista Lodovico Ricci, che non riuscì peraltro nel suo intento di costituirlo altresì sulla base di rilevamenti geometrici. Questo catasto, attivato nel 1791, rimase sostanzialmente valido fino all'impianto di quello postunitario, dal momento che i tentativi di estenderlo alla montagna, effettuati sia in epoca.
tardonapoleonica sia in epoca austro-estense non avevano dato luogo che a risultati sporadici e di scarso rilievo.
Per quanto riguarda gli uffici, col periodo napoleonico fu soppresso il censimento generale, mentre le campionerie furono sostituite dalle cancellerie del censo munite di più ampi e svariati poteri. Dopo la restaurazione, infine, furono ripristinate prima le campionerie del censo, diventate poi più numerose, e in seguito il censimento generale col nuovo nome di ufficio centrale del censo (vedi Ministero di pubblica economia ed istruzione poi dell'interno ); organo quest'ultimo che perdurò fino a dopo l'unità, mentre l'eredità delle campionerie passava agli attuali uffici delle imposte dirette

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