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 Congregazione di carità poi Ente comunale di assistenza di Modena

Livello di descrizione: fondo
Consistenza:  filze e bb. 2.250, regg. 1.374, prott. e repp. 309
Estremi cronologici:  (1557-1943); pergg. 1.578 (1216-1589, di cui 114 del sec. XIII)
Mezzi di corredo:  Inventario sommario 1917 ed elenchi parziali; regesti settecenteschi delle pergamene

Nota archivistica
Delle diverse istituzioni confluite nel 1541 a formare la Santa unione (ospedali di S. Lazzaro, S. Maria della neve o dei battuti, S. Bartolomeo, S. Giobbe, S. Girolamo, del Gesù, oltre a varie opere pie) non è rimasta altra documentazione oltre a quella che si presume far parte del materiale membranaceo. L'archivio è grossolanamente articolato secondo il succedersi degli istituti dalla primitiva santa unione fino all'ente comunale assistenza  [Numerosi registri di contabilità dal 1541 al 1764 fanno parte della raccolta Campori presso la biblioteca Estense di Modena ] 

informazioni storico-istituzionali

soggetto produttore
Opera pia generale dei poveri, Modena
Congregazione di carità, Modena
Congregazione generale delle opere pie, Modena
Congregazione di carità di Modena (ECA) poi Ente comunale di assistenza di Modena (ECA)
Nota storica
Un primo fondamentale passo inteso a riunire in un unico istituto gli ospedali e le altre opere pie della città e contado di Modena fu compiuto nel 1541 con la creazione della cosiddetta santa unione. Non tutti gli stabilimenti entrarono però, almeno per allora, a far parte dell'ente; altri inoltre ne sorsero in seguito e rimasero autonomi fino a quando nel 1764 - a seguito della fondazione del grande ospedale civico e del grande albergo degli orfani e mendicanti - il vecchio istituto unitario non fu potenziato e trasformato nell'opera pia generale dei poveri, cui vennero devoluti i patrimoni di alcune confraternite e di numerosi piccoli monasteri soppressi nel quadro della politica giurisdizionalista (cfr. Magistrato poi Giunta suprema di giurisdizione sovrana ).
La definitiva organizzazione dell'opera pia fu attuata dall'economista Lodovico Ricci che, nel 1788, ne ricondusse l'amministrazione a tre nuclei fondamentali: ospedale, albergo, ritiro. Nel 1807 assume il nome di congregazione di carità, mutato poi nel 1829 in quello di intendenza generale e, nel 1839, in quello di congregazione generale delle opere pie. Dopo l'unificazione nazionale fu ripresa, come dovunque, la denominazione di congregazione di carità, fino a quando, in base alla normativa del 1937, non fu costituito l'ente comunale di assistenza, dal quale peraltro vennero ben presto scorporati gli istituti ospedalieri

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