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 Mandati

Livello di descrizione: serie
Consistenza:  regg. 166
Estremi cronologici:  1418-1802
Mezzi di corredo:  Inventario 1981, con indice dei nomi di persona e di luogo

Nota archivistica
Emessi per la maggior parte dal camerlengo - ma a volte anche dal tesoriere stesso - e diretti per la maggior parte al tesoriere perché li facesse eseguire dal depositario. Dalla seconda metà del sec. XVI i mandati sono indirizzati direttamente al depositario, in quanto il tesoriere acquista una sempre maggiore autonomia e competenze sue proprie che saranno sancite dalla già ricordata costituzione In conferendis praecipue (vedi Registri camerali conservati in computisteria, Regesti di mandati camerali ). Alcuni registri di mandati sono conservati nella serie Diversorum del camerlengo .
Nella serie sono registrate spese relative a stipendi e paghe dei provvisionati dello Stato (Libri bullectarum) e spese di carattere straordinario. Dalla prima metà del sec. XVI, tale distinzione viene formalizzata in registri ordinariorum e extraordinariorum. Alcuni registri per il sec. XV si riferiscono a spese della Camera urbis ; il reg. 859 contiene per la maggior parte motuproprio di Leone X (1513-15231 e fu acquistato nel 1878; il reg. 860, del 1527, è un registro di segreteria, diviso nei nove uffici dei notai camerali, nel quale veniva annotata l'assegnazione delle pratiche ai singoli uffici camerali

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