La stamperia camerale
[Cfr. la bibliografia di
Miscellanea camerale per materia (camerale II)
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fu istituita nel sec. XVI e il suo primo grande stampatore fu Antonio Blado. Durante il pontificato di Paolo V la tipografia vaticana fu assorbita da quella camerale. Dopo la restaurazione la stamperia camerale, che dipendeva direttamente dal tesoriere, ebbe, come le cartiere camerali e la calcografia, una propria amministrazione indipendente dalla computisteria. Con chirografo del 4 genn. 1834 la privativa della stamperia camerale venne soppressa nelle legazioni e nelle delegazioni e venne limitata soltanto a Roma