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 Presidenza delle ripe

Livello di descrizione: fondo
Consistenza:  bb. e regg. 73
Estremi cronologici:  (1703-1849)
Mezzi di corredo:  Inventario 1979

Nota archivistica
Nell'archivio si distinguono le seguenti serie: Assegne di merci ripali, Nota delle barche e dei generi in partenza e arrivo a Ripetta e permessi di partenza, Assegne dei tagli di macchie, Licenze di tagli e assegne di legname, Carteggio della soprintendenza generale delle ripe (dal 1830 il soprintendente era un funzionario della presidenza). Inoltre vi è una serie, Carteggio del tesoriere generale della Camera, 1703-1847, che fa parte non dell'archivio della Presidenza ma di quella del Tesorierato, ed infatti esiste uria perfetta corrispondenza tra la documentazione qui in minuta e i copialettere del Tesorierato. Nell'antico titolario dell'archivio del Tesorierato gli atti del tesoriere relativi alle ripe costituivano la rubrica 23. In questa serie inserita nell'archivio della Presidenza delle ripe, al carteggio del tesoriere è unita documentazione diversa (licenze di pesca, lavori, ispezioni, tiro dei bufali, stabilimenti dei bagni, mole) ed anche carte del periodo francese sulla sorveglianza delle ripe.
Vedi Tribunale delle ripe e Notai del tribunale delle ripe . Vedi anche Miscellanea camerale per materia, Tevere , Camerlengato, parte seconda, XIV, Pesca e caccia, 1849-1850 e Tesorierato generale della Camera apostolica . Documentazione riguardante la Presidenza delle ripe si trova anche in Miscellanea della soprintendenza , b. 12.

informazioni storico-istituzionali

soggetto produttore
Presidenza delle ripe, Roma
Presidenza delle ripe, Roma
Nota storica
La presidenza delle ripe, magistratura costituitasi tra i secc. XV e XVI succedendo nel la materia all'autorità comunale, aveva attribuzioni amministrative e giudiziarie su tutto ciò che si riferiva ai due porti sul Tevere della città di Roma, Ripagrande e Ripetta.
Per le funzioni giudiziarie vedi Tribunale delle ripe . La carica di presidente delle ripe, affidata prima annualmente ad un chierico di Camera, divenne stabile per il motuproprio di Benedetto XIII del 22 mar. 1725. Benedetto XIV conferì al presidente delle ripe il segretariato delle acque urbane, costituendo una unione personale, mentre gli uffici rimanevano distinti. Con il motuproprio di Leone XII sui chierici di Camera del 21 dic. 1828  [Raccolta Stato pontificio, 1831-1833, II, Appendice, p. 337]  ad un solo presidente furono affidate le acque, le strade e le ripe; subito dopo però le funzioni amministrative della presidenza delle ripe furono trasferite al tesoriere generale della Camera (al quale era sempre stata riservata la percezione dei diritti doganali sia di Ripa che di Ripetta), nominato pro-presidente delle ripe, e l'ufficio divenne una sezione del tesorierato.
Nel 1847, col motuproprio del 12 giugno  [Raccolta Stato pontificio, 1831-1833, II, Appendice, p. 337]  di Pio IX, furono attribuite alla prefettura generale di acque e strade la presidenza delle ripe e le competenze sui porti e i canali marittimi dello Stato, sul Tevere e sui ponti entro e fuori Roma; il tesoriere venne quindi esonerato dalla pro-presidenza delle ripe e cessò di appartenere al suo dicastero la competenza sulla navigazione del Tevere. Con la costituzione dei ministeri, tali competenze furono divise tra quello dei lavori pubblici e quello del commercio.
Le attribuzioni amministrative della presidenza si estendevano dalle ripe e porti e corso del Tevere ai regolamenti in materia di legname e carboni
Bibliografia
BIBL.: C. NARDI, La Presidenza delle Ripe (secc. XVI-XIX) nell'Archivio di Stato di Roma, in RAS, XXXIX (1979), pp. 33-106 [a p. 104 elenco dei presidenti delle ripe dal 1545].

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