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 Presidenza poi Direzione generale degli archivi

Livello di descrizione: fondo
Consistenza:  bb. 390 e voll. 112
Estremi cronologici:  (1822-1871)
Mezzi di corredo:  Inventario sommario; indice alfabetico dei notai

Nota archivistica
L'archivio è suddiviso nelle seguenti voci: Atti generali, disposizioni di massima; Archivi (editti e notificazioni sul notariato, decisioni della presidenza, ruoli degli impiegati, visite agli archivi, uffici delle ipoteche nelle varie province, notai in esercizio, provvedimenti disciplinari, traslochi di archivi, nomine del personale, rapporti annuali sullo stato degli archivi, repertori degli atti notarili, atti per luoghi); Personale dei notai, dei segretari e dei cancellieri (segni di tabellionato, domande di aspiranti, Stati di servizio, decessi, fascicoli individuali di notai; personale non ascritto al notariato). Questa documentazione è raccolta in buste; seguono i volumi delle relazioni delle visite negli archivi delle varie province (vi si trovano anche informazioni riservate sul personale). Inoltre: collezione di stampe diramate dai notai della provincia di Bologna; repertorio di massime e circolari della direzione generale degli archivi notarili; firme dei notai e segni di tabellionato.
Sono stati certamente compilati dalla presidenza degli archivi, poi per alcuni uffici aggiornati dopo l'unità, due repertori: " Nomi dei notai, e loro atti, conservati negli archivi delle province dello Stato pontificio " (vi figurano il nome del notaio, le date di esercizio, la località nella quale sono custoditi gli atti) e " Nomi dei notai e loro atti conservati negli archivi di Roma " (vi figurano i nomi dei notai romani, le date di esercizio, il luogo ove sono custoditi gli atti, cioè archivio urbano, archivio capitolino e i vari uffici notarili con i relativi indirizzi).
Il secondo repertorio è preceduto da un elenco di prefetti degli archivi dal 1592 sino al 1870.
Vedi anche Prefettura degli archivi e Miscellanea camerale per materia, Notariato . Per gli Archivi notarili, vedi parte III. Catasti, notai e archivi non statali, Notai e i Notai dei tribunali il cui elenco con i rispettivi rinvii è nella nota introduttiva degli Archivi notarili.

informazioni storico-istituzionali

soggetto produttore
Presidenza degli archivi, Roma poi Direzione generale degli archivi, Roma
Nota storica
Con motuproprio 31 mag. 1822  [Raccolta Stato pontificio, 1831-1833, IV, Appendice, p. 182]  Pio VII istituì una presidenza degli archivi (notarili) che sostituì la precedente prefettura. In alcuni periodi l'istituto prese il nome di presidenza degli archivi e del regime ipotecario, in quanto vi fu riunita l'amministrazione delle ipoteche. Già con il regolamento sul sistema ipotecario del segretario di Stato, 6 lu. 1816, al chierico di Camera prefetto degli archivi era stata affidata la giurisdizione e la sorveglianza sugli uffici della conservazione delle ipoteche e sui conservatori, mentre veniva attribuito al tesoriere generale solo il potere ispettivo per la verifica del pagamento delle tasse. Il contemporaneo motuproprio 6 lu. 1816 aveva infatti mantenuto con l'art. 208, il sistema della conservazione delle ipoteche già introdotto nello Stato sotto il nome di " intavolazione ". Nel 1832 (29 dicembre) il regime ipotecario fu sottratto alla presidenza degli archivi e riunito agli uffici del bollo e registro in una direzione generale dipendente dal tesorierato generale della Camera apostolica.
Con l'istituzione del ministero dell'interno (1848) la presidenza fu trasformata in direzione generale, dipendente dal ministero; però ad essa fu ancora preposto un prelato con il titolo di presidente degli archivi. La presidenza saggiava la capacità professionale degli aspiranti, prescriveva norme per la tenuta degli archivi ed aveva in genere la sorveglianza sulla professione notarile, sorveglianza che esercitava a mezzo di visite

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