soggetto produttore
Istituita da Leone XII con chirografo 21 dic. 1828
[Ibid., 1831-1833, III, Appendice, p. 542]
riunendo le competenze sulle dogane che appartenevano alla segreteria del tesorierato generale della Camera e alla computisteria generale della Camera. Ad essa era affidata l'amministrazione generale delle dogane di tutto lo Stato e dei dazi di consumo di Roma e delle quattro Legazioni; il direttore generale, nominato dal sovrano, era " sotto l'assoluta dipendenza " del tesoriere.
Alla sua istituzione, la direzione era ripartita in tre divisioni: la prima, che comprendeva Roma e la Comarca e le delegazioni di Spoleto (con Rieti), Perugia, Viterbo (con Civitavecchiae Frosinone, era amministrata dalla stessa direzione generale; la seconda, che comprendeva le delegazioni di Ancona, Urbino e Pesaro, Macerata (con Camerino) e Fermo (con Ascoli), aveva sede in Ancona; la terza, comprendente le quattro Legazioni, in Bologna [ogni divisione era a sua volta suddivisa in circondari regolati da un ufficio doganale di circondario, affidato a un regolatore, dal quale dipendevano le dogane di bollettone (nel chirografo del 1828, all'art. 6, un elenco degli uffici di circondario)] La direzione generale era divisa in segreteria (con quattro sezioni: atti d'ufficio, impiegati e guardie doganali, regolamento e commercio, affari contenziosi) e computisteria (anch'essa con quattro sezioni: contabilità delle dogane, revisione, vestiario delle truppe doganali, materiale).
Presso il tesoriere generale, inoltre, era stabilito un consiglio di amministrazione e disciplina per le dogane e i dazi di consumo, organo consultivo sugli affari di maggiore importanza [In ogni legazione e delegazione e in Rama per la Comarca fu istituito un giudice camerale, denominato giudice fiscale, per l'amministrazione della giustizia nei reati contro le dogane e i dazi di consumo; appello dinanzi al luogotenente criminale del tesorierato e - per sentenze difformi - in terzo grado dinanzi alla congregazione criminale del tesorierato. Nei delitti più gravi giudicava invece in prima istanza il luogotenente, in seconda la congregazione, in terzo grado la congregazione criminale del camerlengato] Nel 1832 (disposizioni 29 dicembre, citate) la direzione delle dogane divenne la seconda direzione generale del tesorierato (vedi anche Istruzioni per la direzione generale delle dogane, dazi di consumo, macinato ed altri annessi esercizi del 28 sett. 1833) e, per il motuproprio del 29 dic. 1847, una direzione generale del ministero delle finanze, intitolata alle dogane e dazi di consumo; per l'editto 10 sett. 1850 sui ministeri fu intitolata " delle dogane, dazi diretti e indiretti "
Alla sua istituzione, la direzione era ripartita in tre divisioni: la prima, che comprendeva Roma e la Comarca e le delegazioni di Spoleto (con Rieti), Perugia, Viterbo (con Civitavecchiae Frosinone, era amministrata dalla stessa direzione generale; la seconda, che comprendeva le delegazioni di Ancona, Urbino e Pesaro, Macerata (con Camerino) e Fermo (con Ascoli), aveva sede in Ancona; la terza, comprendente le quattro Legazioni, in Bologna [ogni divisione era a sua volta suddivisa in circondari regolati da un ufficio doganale di circondario, affidato a un regolatore, dal quale dipendevano le dogane di bollettone (nel chirografo del 1828, all'art. 6, un elenco degli uffici di circondario)] La direzione generale era divisa in segreteria (con quattro sezioni: atti d'ufficio, impiegati e guardie doganali, regolamento e commercio, affari contenziosi) e computisteria (anch'essa con quattro sezioni: contabilità delle dogane, revisione, vestiario delle truppe doganali, materiale).
Presso il tesoriere generale, inoltre, era stabilito un consiglio di amministrazione e disciplina per le dogane e i dazi di consumo, organo consultivo sugli affari di maggiore importanza [In ogni legazione e delegazione e in Rama per la Comarca fu istituito un giudice camerale, denominato giudice fiscale, per l'amministrazione della giustizia nei reati contro le dogane e i dazi di consumo; appello dinanzi al luogotenente criminale del tesorierato e - per sentenze difformi - in terzo grado dinanzi alla congregazione criminale del tesorierato. Nei delitti più gravi giudicava invece in prima istanza il luogotenente, in seconda la congregazione, in terzo grado la congregazione criminale del camerlengato] Nel 1832 (disposizioni 29 dicembre, citate) la direzione delle dogane divenne la seconda direzione generale del tesorierato (vedi anche Istruzioni per la direzione generale delle dogane, dazi di consumo, macinato ed altri annessi esercizi del 28 sett. 1833) e, per il motuproprio del 29 dic. 1847, una direzione generale del ministero delle finanze, intitolata alle dogane e dazi di consumo; per l'editto 10 sett. 1850 sui ministeri fu intitolata " delle dogane, dazi diretti e indiretti "