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 Collegio dei notai

Livello di descrizione: fondo
Consistenza:  bb. e mazzi di regg. 1.555, pergg. 2.570
Estremi cronologici:  sec. XIII-1878 e 1926-1930 (bb. e mazzi di regg. 1.555); secc. XII-XVIII: XII 3, XIII 5, XIV-XVIII 2.562 (pergg. 2.570).
Mezzi di corredo:  Elenco di versamento 1970

Nota archivistica
Il fondo fu versato come " serie seconda " dell'archivio notarile, ma è evidente, nonostante la sua natura composita, che si è venuto aggregando nell'ambito delle competenze dell'antico e potente istituto del collegio dei notai) già menzionato negli statuti cittadini del XIII secolo e trasformato poi, in epoca napoleonica e della restaurazione, a camera notarile di disciplina. Le sue competenze erano molto ampie, in quanto tutte o quasi le attività di cancelleria (registrazioni, verbalizzazioni di processi giudiziari, scritturazioni di carattere amministrativo ed eventualmente anche politico, oltre a quelle di natura specificamente notarile), effettuate dai notai, facevano capo al collegio, unitamente alla responsabilità della conservazione della documentazione relativa

informazioni storico-istituzionali

Bibliografia
BIBL.: B. BETTO, Uno statuto del Collegio notarile di Treviso del 1324, in Contributi dell'Istituto di storia medievale, I, Raccolta di studi in memoria di Giovanni Soranzo, Milano 1968; ID., Strutture e compiti del Collegio notarile di Treviso attraverso documenti editi ed inediti dei sec. XIV, in Contributi dell'Istituto di storia medievale, II, Milano 1972; ID., I Collegi dei notai, dei giudici, dei medici e dei nobili in Treviso (secc. XIII-XVI), Storia e Documenti, a cura della Deputazione di storia patria per le Venezie, Miscellanea di studi e memorie, XIX, Venezia 1981

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