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 Senato o Consiglio dei rogati o Consiglio dei pregadi o Pregadi

Livello di descrizione: fondo
Consistenza:  regg., filze e bb. 14.900 ca
Estremi cronologici:  (1300-1797 , con parti in copia dal sec. XIII)
Mezzi di corredo:  Inventari e indici parziali secc. XIX-XX; schedatura e fotoriproduzione dei disegni allegati ai dispacci degli ambasciatori e dei rettori, in corso per quelli allegati alle minute delle deliberazioni nelle varie serie di filze

Nota archivistica
L'archivio non è sempre nettamente separabile da quello del Collegio date le strette connessioni procedurali. Le deliberazioni sono l'esempio più significativo di derivazione l'uno dall'altra di serie via via più specifiche, in relazione al moltiplicarsi degli affari e al precisarsi delle competenze. Dalla serie primigenia dei Misti si stacca nel 1401 quella dei secreti per le materie politiche e i rapporti internazionali; nel 1440 i Misti si biforcano in Terra e Mar, comprendenti rispettivamente le materie amministrative relative alla città, allo Stato da terra e a tutto lo Stato e quelle relative allo Stato da mar. Dai secreti si staccano nel 1556 la serie Costantinopoli, riguardante i rapporti con i Turchi e il mondo islamico, e nel 1560 Roma poi Roma ordinaria, riguardante i rapporti con la santa sede e le materie ecclesiastiche, da cui deriva a sua volta nel 1674 Roma expulsis papalistis (Roma expulsis), contenente gli affari più riservati in campo sia politico che amministrativo, non solo di argomento ecclesiastico, discussi allontanando dall'assemblea i parenti di prelati e coloro che potessero comunque avervi interesse personale. Nel 1630 anche i secreti si sdoppiano in Corti, per la politica estera, e Rettori, per le questioni più importanti inerenti all'amministrazione della città e dello Stato, specie in campo economico e finanziario.
La serie Reggenze africane, stralciata dalla serie Costantinopoli, concerne i rapporti con i cantoni barbareschi, intensificati nell'ultimo scorcio della Repubblica.
Vi sono inoltre numerose altre serie specifiche.
Serie principali

informazioni storico-istituzionali

soggetto produttore
Senato o Consiglio dei rogati o Consiglio dei pregadi o Pregadi , Venezia
Nota storica
Istituito, secondo la tradizione, nel 1229, essendo doge Iacopo Tiepolo, come assemblea più agile e rapida del maggior consiglio e suo organo esecutivo con particolare riguardo al settore mercantile e marittimo, esistente forse nel 1232 e certo nel 1255, il consiglio dei rogati o dei pregadi (o semplicemente il pregadi) assunse più tardi per influsso umanistico il nome di senato. Presieduto dal doge e dalla signoria e composto in origine da sessanta membri, fu in seguito integrato dalla zonta (aggiunta) di venti, quaranta e infine sessanta unità, riconosciuta stabile solo nel 1506 (maggior consiglio, 1363 nov. 17; 1413 mag. 21; 1450 sett. 29; 1506 sett. 29). Prima nel 1263 si aggregò la quarantia, che nel 1324 formava con esso unum corpus et unum consilium (maggior consiglio, 21 dic. 1324); entravano a farne parte anche il consiglio di dieci e i consigli temporanei creati in occasione di guerre e altre emergenze, senza perdere però la loro autonomia. Avevano inoltre ingresso in pregadi i componenti numerosi magistrati e uffici, talora per un certo periodo anche dopo la scadenza del mandato, oppure prima della partenza quanto alle cariche de foris, periferiche (rettori e provveditori) o esterne (ambasciatori).
I complessivi oltre duecento membri avevano perciò prerogative non uniformi: potere di iniziativa (metter parte) e di voto (metter ballotta) ed elettorato attivo e passivo, variamente combinati, oppure intervenivano in veste solo consultiva o di semplici osservatori potremmo dire - per essere informati sul mandato da intraprendere. Dalla stessa composizione si evince come il pregadi, per delega espressa o implicita del maggior consiglio e per spontanea dilatazione delle proprie funzioni, tendesse ad assumere gradualmente competenza generale, esercitando ogni potere in campo legislativo, politico, diplomatico, amministrativo, di governo, economico, finanziario, militare, giudiziario (materie di Stato e malversazione di denaro pubblico), di distributiva delle cariche, quale organo fondamentale ed " anima della repubblica ", momento centrale del cursus honorum, salva sempre la sovranità e la potestà legislativa formale del maggior consiglio che talora ne confermava (ratificava) le decisioni più importanti, specie in argomento istituzionale e finanziario. Di qui anche l'antagonismo, se non contrasto, che potè manifestarsi con il consiglio di dieci, soprattutto nel periodo di massimo potere di quest'ultimo fino alla " correzione " del 1582.
Come già il maggior consiglio, anche il senato, data l'ampiezza e la complessità delle competenze, fin dal sec. XIV ebbe necessità di essere coadiuvato nella preparazione dei propri lavori e nella fase istruttoria e in quella esecutiva da organi più ristretti quali le varie mani di savi, poi stabilizzate nei savi del consiglio, di Terraferma e agli ordini che insieme formarono il collegio
Bibliografia
BIBL.: DA MOSTO, I p. 34, II p. 252 [per la serie dispacci antichi di ambasciatori, rettori e altre cariche e lettere antiche]. Si segnala a mero titolo indicativo: Regesto dei Misti del Senato della Repubblica di Venezia, compilato da G. GIOMO, in Archivio veneto, IX (1879), t. XVII, pp. 126-140; Le rubriche dei libri Misti del Senato perduti, trascritte da G. GIOMO, ibid., pp. 251-273, t. XVIII, pp. 40-69,315-338, X (1880), t. XIX, pp. 90-117, t. XX, pp. 81-95, 293-313, XII (1882), t. XXIV, pp. 66-83, 406-424, t. XXV, pp. 82-110, 309-328, XIV (1884), t. XXVII, pp. 91-105, 374, 394; Regesto di alcune deliberazioni del Senato " Misti " già esistenti nei primi 14 volumi distrutti (1290-1332) e contenute nella parte superstite del volume primo nel periodo da 1300 dic. a 1303, 23febbr. m.v. [a cura di G. GIOMO], ibid.. XV (1885), t. XXIX, pp. 403-410, t. XXX, pp. 153-162, XVI (1886), t. XXXI, pp. 179-200; Documents inédits relatifs a l'histoire de la Gréce au Moyen Age, a cura di C. N. SATHAS, Paris 1880-1882, voll. 3; Documents inédits pour servir à l'histoire de la domination vénitienne en Crete de 1380 à 1485 tirés des Archives de Venise..., a cura di H. NOIRET, Paris 1892; E. BESTA, Il senato veneziano (Origine, costituzione, attribuzioni e riti), Venezia 1889; Notes et extraits pour servir à l'histoire des croisades au XVe siècle, a cura di N. JORGA, Paris 1899-1902, voll. 3; G. MARANINI, La costituzione... cit., I, pp. 262-312, II, pp. 131-269; G. MAGNANTE, Il consiglio dei rogati a Venezia dalle origini alla metà del sec. XIV, in Archivio veneto, s. V, I (1927), pp. 70-111; F. THIRIET, Régestes des déliberations du Sénat de Venise concernant la Romanie, I: 1329-1399, II: 1400-1430, III: 1431-1463, Paris 1948-1961, voll. 3; Le deliberazioni del Consiglio dei rogati. (Senato). serie " Mixtorum "... I: Libri I-XIV [1293-13311, a cura di R. CESSI e P. SAMBIN, II: Libri XV-XVI [1332-1335], a cura di R. CESSI e M. BRUNETTI, Venezia 1960-1961, voll. 2; ARCHIVIO DI STATO DI VENEZIA, Dispacci degli ambasciatori al Senato. Indice, Roma 1959 (PAS, XXXI); S. CARBONE, Note introduttive ai dispacci al senato dei rappresentanti diplomatici veneti. Serie: Costantinopoli, Firenze, Inghilterra, Pietroburgo, Roma 1974 (QRAS, 34)
Altri strumenti di ricerca:Unità di descrizione omologa all'interno del SiASVe - Sistema informativo dell'Archivio di Stato di Venezia

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