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 Consiglio di dieci

Livello di descrizione: fondo
Consistenza:  regg., filze e bb. 4.700 ca
Estremi cronologici:  (1310-1797, con docc. 1289-1291)
Mezzi di corredo:  Inventario parziale e inventari analitici parziali fine sec. XIX e 1915

Nota archivistica
Il fondo è tra i pochi che abbiano subito parziali rimaneggiamenti nel corso di riordini ottocenteschi. Vedi anche Inquisitori alla cassa del consiglio di dieci , Carte di Benedetto Soranzo , Deputati alle miniere , Deputati sopra il palio , Inquisitori e revisori sopra le scuole grandi , Esecutori contro la bestemmia .
Serie principali

informazioni storico-istituzionali

soggetto produttore
Consiglio di dieci , Venezia
Nota storica
Istituito dal maggior consiglio il 10 lu. 1310 a seguito della fallita congiura Querini - Tiepolo quale organo straordinario e temporaneo, fu reso stabile nel 1335 (10 lu., maggior consiglio).
Era formato in realtà da 17 membri, data la presenza del doge e dei sei consiglieri (esclusi invece i capi di quarantia, dal 1464, 18 luglio, consiglio di dieci, anche in luogo dei consiglieri), oltre ad almeno un avogador di comun per la legalità delle sedute, privo però di voto deliberativo.
supremo organo di polizia e tribunale criminale, esso poteva ingerirsi in qualsiasi materia inerente alla quiete e sicurezza dello Stato, alla libertà dei sudditi, alla disciplina della classe patrizia e del clero, intervenendo in campo politico, finanziario, amministrativo, con tendenza ad assumere la direzione delle cosa pubblica, anche in contrasto con il senato, del quale tuttavia faceva parte, specie nel periodo in cui fu integrato dalla zonta (1328-1582). I suoi poteri vennero definiti dal maggior consiglio il 18 sett. 1468; le successive " correzioni " del 1582 (21-22 dic., maggior consiglio) 1628 (25 sett., maggior consiglio), 1762 (16 mar. -16 apr., maggior consiglio) furono rivolte a frenarne l'invadenza e a mantenere l'equilibrio istituzionale tra i massimi organi dello Stato. Tutelava buon costume e moralità pubblica in senso lato; controllava le scuole (confraternite; quelle grandi fino al 1622), le arti, in particolare quelle vetrarie (queste ultime sottoposte al senato nel 1762, restando al consiglio di dieci la responsabilità di prevenire e reprimere la fuga di maestranze all'estero), gli ecclesiastici, gli enti religiosi; sovraintendeva alla cancelleria; aveva competenza su boschi e miniere; giudicava i casi criminali gravi della città e dello Stato, con facoltà di delegare il proprio rito inquisitorio e segreto a magistrati e a pubblici rappresentanti.
All'interno del consiglio i tre capi, rinnovati mensilmente, con potere di iniziativa e con compiti di rappresentanza, istruttori ed esecutori, avevano facoltà di deliberare e di carteggiare in proprio; numerose serie sono loro intitolate. Anche il camerlengo, organo finanziario, ha serie proprie. Non così invece altri organi interni (inquisitori o esecutori dei dieci)
Bibliografia
BIBL.: DA MOSTO, I, p. 52. M. MACCHI, Storia del Consiglio dei dieci Milano 1864, voll. 3; R. FULIN, Gli Inquisitori dei dieci, in Archivio veneto, I (1871), pp. 1-64,298-318, II (1871), pp. 357-391; ID., Di un'antica istituzione mal nota (Inquisitori dei dieci e Inquisitori di Stato), in Atti del reale Istituto veneto di scienze lettere ed arti, s. V, I (1874-1875), pp. 1035-1072; L. PASINI, Delle scritture in cifra usate dalla Repubblica veneta, in Il R. Archivio generale di Venezia... cit., pp. 289-327; G. MARANINI, La costituzione di Venezia... cit., II, pp. 384-472; Consiglio dei dieci. Deliberazioni Miste, regg. III (1310-1322) [con inventario della serie], NI-IV (1325-1335), V (1348-1363), a cura di F. ZAGO, Venezia 1962-1993, voll. 3 (Fonti per la storia di Venezia, Archivi pubblici); C. HOCQUET, Il libro u creditorum conducentium sale Cyprou dell'Archivio di Stato di Venezia, in Archivio veneto, s. V, LVIII (1977), pp. 43-81; M. F. TIEPOLO, Postilla su alcuni registri del consiglio di dieci, ibid., pp. 82-85
Altri strumenti di ricerca:Unità di descrizione omologa all'interno del SiASVe - Sistema informativo dell'Archivio di Stato di Venezia

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