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 Provveditori sopra ospedali e luoghi pii e riscatto degli schiavi

Livello di descrizione: fondo
Consistenza:  filze 170 e regg. 172 in bb. 173
Estremi cronologici:  (1561-1797, con docc. in originale e in copia dal sec. XV e fino al 1805)
Mezzi di corredo:  Inventario 1875; schedatura e fotoriproduzione dei disegni

Nota archivistica
L'archivio è parzialmente descritto nell'indice antico dei giudiziari (vedi Curie o Corti di Palazzo ); comprende anche materiale degli enti vigilati, con precedenti più antichi, e documenti spettanti agli uffici che succedettero ai provveditori fino al 1805. Un inventario dell'archivio (1813) si trova nel fondo Ospedali e luoghi pii . Serie principali

informazioni storico-istituzionali

soggetto produttore
Provveditori sopra ospedali e luoghi pii e riscatto degli schiavi , Venezia
Nota storica
Istituiti dal senato il 24 lu. 1561 e resi stabili nel 1565 (20 ott., senato; 21 mag., consiglio), tutelavano e controllavano le molteplici istituzioni di ricovero e assistenza della città e del Dogado, ivi compresi gli ospedali di patronato dogale e quelli delle scuole grandi (12 mag. 1594, consiglio di dieci), con riguardo agli ordinamenti, alla disciplina interna, alla gestione patrimoniale e in particolare all'amministrazione delle commissarie; nel 1692 (31 dic., senato) si aggiunse agli enti controllati la commissaria di Alvise Bertagnon presso la scuola del Carmine a Marostica  [In provincia di Vicenza]  . Il 3 giu. 1588 fu loro demandata dal senato la competenza sul riscatto degli schiavi cristiani in mano ai barbareschi, con autorità di nominare un console in Algeri, approvato poi dal collegio; dal 1604 tutelarono l'apposita confraternita della Ss. Trinità, sorta nella chiesa di S. Maria Formosa. Dal 1588 (17 dic., senato) affiancarono il magistrato alla sanità per trovare una soluzione al problema della dilagante mendicità; si giunse così all'istituzione del nuovo ospedale di S. Lazzaro dei mendicanti, trasferendo in città per decisione del maggior consiglio (17 sett. 1595) l'antico e ormai inutile ospedale dei lebbrosi nell'isola omonima, che fu poi assegnata dal senato nel 1717 ai mechitaristi armeni. Avevano giurisdizione nelle materie di competenza e come giudici delegati dalla signoria in altre cause civili; le loro sentenze andavano in appello ai savi del corpo del senato (30 genn. 1592, senato)
Bibliografia
BIBL.: DA MOSTO, I, p. 205
Altri strumenti di ricerca:Unità di descrizione omologa all'interno del SiASVe - Sistema informativo dell'Archivio di Stato di Venezia

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