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 Casa dei mercanti

Livello di descrizione: fondo
Consistenza:  cartelle e voll. 107; pergg. 245
Estremi cronologici:  cartelle e voll. 107 (1319-1805); pergg. 245 (1228-1593: secc. XIII 16, XIV-XVI 229)
Mezzi di corredo:  Inventario 1954

informazioni storico-istituzionali

soggetto produttore
Casa dei mercanti, Verona
Nota storica
Sorta come associazione dei mercanti nella seconda metà del sec. XII, acquistò sempre maggior peso politico nella vita del comune fino alla morte di Ezzelino (1259); di tale periodo non è pervenuto l'archivio. Limitata nei suoi poteri e funzioni sotto gli Scaligeri, che ne furono podestà a vita e ne nominavano il vicario, divenne una sorta di organo tutorio delle corporazioni d'arte e mestiere ed ebbe nel 1319 propri statuti, che ne disciplinavano l'attività amministrativa e giudiziaria. Questi statuti non ci sono pervenuti nel codice originale del 1319  [Il testo è tuttavia riportato, salvo pochissime aggiunte, nel testo a stampa degli statuti della casa pubblicato nel 1598 e conservato nell'archivio dell'ente. Al museo di Castelvecchio di Verona trovasi altresì in un codice miniato del 1482 (il cosiddetto codice Banda), una redazione di epoca veneta degli statuti della casa: esso si scosta assai dal testo a stampa del 1598, il quale, come si è detto, ripete il codice scaligero perduto del 1319. (Per tutto ciò cfr. L. SIMEONI, Gli antichi statuti delle arti veronesi, Venezia 1914, pp. XXXVII-XXXVIII) ]  Cangrande I (pubblicati dal Simeoni nell'opera citata) e rimasti in vigore, salvo aggiunte e modifiche, sino alla caduta della repubblica di Venezia; di dette aggiunte o modifiche, apportate in epoca veneta in più tempi, dal sec. XV al XVIII, sono conservate varie redazioni manoscritte. In epoca veneta - pur rimanendo nominalmente podestà della domus mercatorum il podestà nominato da Venezia - il vicario e i consoli, nonché tutte le altre cariche minori (massaro, notai ed altri), erano eletti dal consiglio del comune. Dopo la caduta del dominio veneziano la casa dei mercanti continuò a sussistere f no al 1805 nella parte di Verona soggetta agli austriaci, cioè a sinistra dell'Adige, praticamente inalterata nella sua organizzazione e funzioni; per l'esplicazione dell'attività giudiziaria si costituiva in Tribunale mercantile, a capo del quale era il vicario stesso della casa o un suo delegato. Per la zona della città soggetta a Napoleone (a destra dell'Adige) vedi qui di seguito Camere di commercio .
Bibliografia
BIBL.: B. VASSALINI, La casa dei mercanti di Verona: suoi ordini e vicende, Verona 1927

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