raccoglitore

profilo istituzionale
tipo di ente: Uffici periferici
Delegazione provinciale
datazione
1 feb. 1816 - 18 lug. 1866
contesto storico istituzionale
MONARCHIA ASBURGICA, REGNO LOMBARDO-VENETO (1815-1859/1866)
notizie storiche
Era il principale ufficio dell’amministrazione periferica del regno lombardo-veneto. In adempimento della citata patente 7 apr. 1815, “Istituzione del regno lombardo-veneto”, le delegazioni vennero attivate nel Veneto e in Lombardia dal 1° febbr. 1816, rispettivamente con notificazioni 4 e 24 genn. 1816 (  Collezione province venete  , 1816, n. 3;  Raccolta governo Lombardia  , 1816, n. 11).
La divisione in province, distretti e comuni (compartimento territoriale) fu stabilita, rispettivamente per le province venete e lombarde, con le successive notificazioni del 30 nov. 1815 e del 12 febbr. 1816 (  Collezione province venete  , 1815, n. 122;  Raccolta governo Lombardia  , 1816, parte I, n. 25): le province venete furono Venezia, Padova, Polesine, (capoluogo Rovigo), Verona, Vicenza, Treviso, Belluno, Friuli (capoluogo Udine); quelle lombarde Milano, Mantova, Brescia, Cremona, Bergamo, Como, Valtellina (capoluogo Sondrio), Pavia, Lodi e Crema (capoluogo Lodi).
Altro compartimento territoriale per le province venete fu stabilito con notificazione 8 lu. 1818 (  Collezione province venete  , 1818, n. 106) mentre altre modifiche nella ripartizione distrettuale avvennero a seguito di sovrana risoluzione 28 genn. 1853 ( vedi allegate tabelle ).
A capo della delegazione era un funzionario politico di nomina sovrana, il delegato provinciale, il quale come capo della provincia presiedeva la congregazione provinciale ( vedi ) e come funzionario del governo aveva compiti non dissimili da quelli del prefetto di tipo francese. Le competenze del delegato vennero poi ulteriormente determinate dalle istruzioni approvate con risoluzione sovrana il 26 ag. 1817 e pubblicate il 1° genn. 1818 nel Veneto e il 24 genn. 1818 in Lombardia (  Collezione province venete  , 1818, n. 5;  Raccolta governo Lombardia  , 1818, parte II, n. 16).
Spettava al delegato l’applicazione delle direttive politiche impartite dal governo, la vigilanza sugli enti locali, sulle operazioni di leva, sull’esazione delle imposte dirette; il coordinamento dell’attività degli uffici statali provinciali, le decisioni in materia di ricorsi amministrativi in prima istanza, il controllo sull’attività dei commissari distrettuali ( vedi ). Contro i provvedimenti e le decisioni del delegato si poteva ricorrere al governo. Il titolario fissato nelle citate istruzioni prevedeva le seguenti materie: costituzione politica, stato civile dei cittadini, amministrazione provinciale e comunale, culto, istruzione pubblica, beneficenza pubblica, polizia e ornato pubblico, sanità, agricoltura, pesca e caccia, arti e commercio, acque e strade, debito pubblico e proprietà dello Stato, amministrazione politico militare, censo e contribuzioni dirette, imposte indirette e rendite camerali, materie politico giudiziarie.
Le competenze amministrative e politiche delle delegazioni vennero ulteriormente ampliate con le risoluzioni sovrane del 20 nov. 1838 e del 12 mar. 1839 (pubblicate il 14 e il 26 apr. 1839;  Raccolta governo Lombardia  , 1839, parte II, n. 28;  Collezione province venete  , 1839, n. 72).
L’organico delle delegazioni comprendeva - oltre al delegato - un vicedelegato e, a seconda dell’importanza della provincia, uno o più aggiunti di delegazione, un segretario, alunni di concetto, un protocollista, un registrante e personale d’ordine.
Facevano capo alla delegazione, benché alcuni quasi solo formalmente, diversi uffici provinciali: il commissario superiore di polizia ( vedi ), l’ufficio provinciale di censura e revisione delle stampe e dei libri ( vedi Ufficio centrale di censura), l’ufficio provinciale delle pubbliche costruzioni ( vedi ) o ingegnere in capo di acque, strade e fabbriche erariali, l’ufficio del medico provinciale ( vedi ) o protomedico provinciale, la direzione provinciale delle poste (vedi Direzione delle poste ).
Le delegazioni vennero soppresse nel Veneto con r.d. 18 lu. 1866, n. 3064.

fonti normative

patente 7 apr. 1815 - Istituzione del regno lombardo-veneto
notificazione 30 nov. 1815 - provvedimento relativo al compartimento territoriale per le province venete
notificazione 4 gen. 1816 - provvedimento di istituzione in Veneto
notificazione 24 gen. 1816 - provvedimento di istituzione in Lombardia
notificazione 12 feb. 1816 - provvedimento relativo al compartimento territoriale per le province lombarde
sovrana risoluzione 26 ago. 1817 - provvedimento relativo alle competenze del delegato
notificazione 8 lug. 1818 - provvedimento relativo al compartimento territoriale per le province venete
sovrana risoluzione 20 nov. 1838 - provvedimento relativo alle competenze amministrative e politiche delle delegazioni
sovrana risoluzione 12 mar. 1839 - provvedimento relativo alle competenze amministrative e politiche delle delegazioni
sovrana risoluzione 28 gen. 1853 - provvedimento di modifica della ripartizione distrettuale
r.d. 18 lug. 1866, n. 3064 - provvedimento di soppressione per il Veneto
fonti bibliografiche e archivistiche
Lorenzoni = A. Lorenzoni, Istituzioni del diritto pubblico interno pel Regno Lombardo-Veneto, Padova, Minerva, 1835-1836, I, p. 54 ss.
Sandonà = A. Sandonà, Il Regno Lombardo-Veneto (1814-1859). La costituzione e l’amministrazione, Milano, 1912, p. 118
Atti della Commissione Giulini = Atti della Commissione Giulini per l’ordinamento temporaneo della Lombardia (1859), a cura di N. Raponi, Milano, 1962, pp. 120 - 123, 187 - 188 ss.
Raponi, Politica e amministrazione = N. Raponi, Politica e amministrazione in Lombardia agli esordi dell’unità. Il programma dei moderati, Milano, Giuffré 1967, pp. 31-33
Pototschnig = U. Pototschnig, L’unificazione amministrativa delle province venete, Vicenza, 1967, p. 2
Rotelli = E. Rotelli, Gli ordinamenti locali della Lombardia preunitaria (1759-1859), in «Archivio Storico Lombardo», 1975, pp.171-235, in particolare p. 215
Meriggi, Regno Lombardo-Veneto = M. Meriggi, Il Regno Lombardo-Veneto, Torino, Utet, 1987, p. 36
Le istituzioni storiche = Regione lombardia, Le istituzioni storiche del territorio lombardo (XIV- XIX secolo), Milano la provincia, 'Delegazione provinciale', pp. 57 - 58
Le istituzioni storiche = Regione lombardia, Le istituzioni storiche del territorio lombardo (XIV- XIX secolo), Milano la città, 'Delegato provinciale', pp. 80 - 81
soggetto produttore collegato
Delegazione provinciale del Friuli
Delegazione provinciale di Bergamo
Delegazione provinciale di Brescia
Delegazione provinciale di Como
Delegazione provinciale di Cremona
Delegazione provinciale di Mantova
Delegazione provinciale di Padova
Delegazione provinciale di Rovigo
Delegazione provinciale di Treviso
Delegazione provinciale di Venezia
Delegazione provinciale di Verona
Delegazione provinciale di Vicenza

curatori

creazione
Nicola Raponi
revisione
Ezelinda Altieri Magliozzi
vai sul padreprecedenteprossimovai al primo figlio
vai