Una direzione generale provvisoria per la pubblica istruzione fu attiva in Lombardia nel primo periodo della restaurazione; essa cessò in base al decreto 12 apr. 1817 (  Raccolta governo Lombardia  , 1817, parte II, n. 50) e le sue attribuzioni passarono in parte al governo, in parte furono avocate dalla commissione aulica degli studi di Vienna (specialmente per quanto riguardava l’istruzione superiore e universitaria) che nel 1848 divenne il ministero dell’istruzione.
Successivamente vennero istituite direzioni generali dei ginnasi a Milano e a Venezia, affidate a un direttore generale che fungeva anche da ispettore dei ginnasi rispettivamente di Milano e di Venezia. La direzione e l’ispezione dei ginnasi delle altre province era invece demandata al delegato provinciale; in ogni capoluogo di provincia era infatti eretto un ginnasio, mentre a Milano e Venezia erano stabiliti due “ginnasi imperiali”: v’erano però anche, nel Lombardo-Veneto, ginnasi comunali, ginnasi vescovili, e ginnasi annessi a taluni collegi-convitti, tanto che nel 1818 in Lombardia v’erano 26 ginnasi e nel Veneto 23; licei e università dipendevano invece dalla commissione aulica per gli studi in Vienna, anche se la gestione era riservata ai due governi di Milano e Venezia.
L’ordinanza 10 lu. 1857 dispose, in base alla sovrana risoluzione 21 febbr. 1857, che alla direzione generale dei ginnasi subentrassero i consiglieri scolastici istituiti con sovrana risoluzione 28 ag. 1854 (  Bollettino Lombardia   , 1857, parte I, n. 130;  Bollettino impero d’Austria  , 1854, n. 221).