raccoglitore

profilo istituzionale
tipo di ente: Uffici periferici
Camera di soprintendenza comunitativa
datazione
1 nov. 1825 - 1848
contesto storico istituzionale
GRANDUCATO DI TOSCANA (1815-1859)
notizie storiche
Con il motuproprio 27 giugno 1814 (  Bandi Toscana  , cod. 21, n. LVII) venivano ripristinati la camera delle comunità di Firenze, l'ufficio generale delle comunità di Siena, l'ufficio dei fossi di Pisa, mentre si determinava al 1° gennaio 1815 il ristabilimento dell'ufficio dei fossi di Grosseto, le cui funzioni erano provvisoriamente assegnate all'ufficio generale delle comunità di Siena. A tali uffici venivano sostanzialmente confermate le antiche attribuzioni che in periodo napoleonico, erano state affidate alle prefetture: controllo sui bilanci delle comunità, sovrintendenza sui lavori delle strade regie, dei fiumi e dei ponti, controllo sulle attività degli ospedali, monti pii e enti assistenziali, riscossione d'alcune imposte, generale tutela sulle comunità dei vari territori del Granducato.
Con provvedimento del 1° ottobre 1814 (  Bandi Toscana  , cod. 21, n. CLX) venivano confermati e ripristinati l'ufficio generale delle comunità (e il soprassindaco che ne era a capo), la cui istituzione era avvenuta con motuproprio 6 ottobre 1802 (  Bandi Toscana  , cod. 18, n. CXXX), e le cui funzioni erano sostanzialmente quelle di organismo di tutela di tutte le comunità, in collegamento con la camera delle comunità e gli altri uffici citati. In particolare il soprassindaco istruiva e dava parere negli affari nei quali fosse proposto di estendere o modificare i regolamenti comunitativi, e negli affari relativi all'ampliamento, suddivisione, assestamento dei circondari delle comunità e alle istanze e progetti per l'istituzione di nuove cancellerie; dava poi parere agli affari relativi a alienazioni, acquisti, livelli di beni per conto delle comunità, ed esaminava i ricorsi avanzati sugli affari dipendenti della camera di Firenze e dagli altri uffici, e sugli affari relativi a nuove strade.
Con tre motuproprio emanati in data 1° novembre 1825 (  Bandi Toscana  , cod. 32, nn. LXXXI, LXXXII LXXXIII) rimaneva soppresso l'ufficio generale delle comunità e il relativo soprassindaco, e veniva istituito in Firenze il dipartimento per la conservazione del catasto e per la direzione dei lavori di acque e strade.
La camera delle comunità di Firenze e gli altri uffici analoghi venivano trasformati in camere di soprintendenza comunitativa, con la creazione di una quinta camera in Arezzo: le loro mansioni tecniche in materia di lavori pubblici passavano al nuovo dipartimento creato in Firenze.
Il territorio Granducale era diviso in 37 circondari distinti in 5 classi: ogni circondario comprendeva un numero determinato di comunità. Le camere di soprintendenza comunitativa, che avevano a capo un provveditore (con un sottoprovveditore, commessi, computisti, ragionieri, cassieri, etc.), riassumevano in sostanza, in corrispondenza con il dipartimento fiorentino, le seguenti prerogative: sovrintendenza agli affari economici delle comunità e luoghi pii comunitativi, alle deputazioni dei fiumi, alla riscossione della tassa di famiglia, ai lavori di strade regie e provinciali; intervento negli affari sottratti alle amministrazioni comunali (alienazioni, transazioni, acquisti di beni); revisione delle amministrazioni dei cancellieri comunitativi; mantenimento e garanzia di uniformità interpretativa della legislazione comunitativa. Con dispaccio 11 settembre 1827 erano emanate istruzioni "normali e precettive" per i ragionieri delle camere di soprintendenza (  Bandi Toscana  , cod. 34, n. LXXIX).
Con motuproprio 29 dicembre 1840 (  Bandi Toscana  , cod. 47, n. CXIV) veniva istituita la soprintendenza generale delle comunità in Firenze, alla quale venivano affidate le funzioni prima esercitate dall'ufficio di conservazione del catasto e quelle di controllo e tutela sulle comunità e sulle camere di soprintendenza comunitativa. Alla soprintendenza spettava la risoluzione di affari più importanti che erano sottratti alla competenza delle camere.
Con altro motuproprio 29 dicembre 1840 (  Bandi Toscana  , cod. 47, n. CXIII), si tendeva a riorganizzare il servizio del dipartimento di acque e strade, che già aveva ricevuto le disposizioni del motuproprio 3 dicembre 1838 (  Bandi Toscana  , cod. 45, n. LXXXV).e del Regolamento 5 ottobre 1839 (  Bandi Toscana  , cod. 46, n. LXXXVII).
Apparteneva a tale dipartimento la trattazione degli affari concernenti l'interpretazione dei regolamenti e ordini relativi al corpo degli Ingegneri e la gestione dei lavori d'acque e strade di sua competenza, in diretto rapporto con i Provveditori delle camere di soprintendenza comunitativa.
Le camere e la soprintendenza generale alle comunità venivano soppresse nel 1848 e le loro attribuzioni in gran parte assegnate alle prefetture.

fonti normative

motuproprio 6 ott. 1802 - provvedimento di istituzione dell'ufficio generale delle comunità
motuproprio 27 giu. 1814 - provvedimento di ripristino di diverse magistrature
provvedimento 1 ott. 1814 - provvedimento di ripristino dell'ufficio generale delle comunità
motuproprio 1 nov. 1825 - provvedimento di soppressione di diverse magistrature e di istituzione delle camere di soprintendenza comunitativa
dispaccio 11 set. 1827 - provvedimento di regolamentazione per i ragionieri delle camere di soprintendenza
motuproprio 3 dic. 1838 - provvedimento relativo al servizio del dipartimento di acque e strade
regolamento 5 ott. 1839 - provvedimento relativo al servizio del dipartimento di acque e strade
motuproprio 29 dic. 1840 - provvedimento di istituzione della soprintendenza generale delle comunità in Firenze
motuproprio 29 dic. 1840 - provvedimento di riorganizzazione del servizio del dipartimento di acque e strade
fonti bibliografiche e archivistiche
Bandi Toscana = Bandi e ordini da osservarsi nel Granducato di Toscana, stampati in Firenze e pubblicati dal... raccolti in un codice coll'ordine successivo dei tempi e sommario d'edesimi disposto con ordine alfabetico di materie e tribunali, codd. 73, Firenze 1771-1860.
soggetto produttore collegato
Camera di soprintendenza comunitativa di Firenze
Camera di soprintendenza comunitativa di Grosseto
Camera di soprintendenza comunitativa di Pisa
Camera di soprintendenza comunitativa di Siena

curatori

creazione
Vittorio Biotti
revisione
Ezelinda Altieri Magliozzi
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