13 ott. 1814 - 2 ago. 1838
notizie storiche
Con la riforma dei tribunali e magistrati civili attuata con legge 13 ottobre 1814 (
Bandi Toscana , cod. 21, n. CLXV) veniva stabilita nelle città di Firenze, Siena, Pisa, Arezzo e Grosseto una rota civile di prime appellazioni, nella cui giurisdizione venivano ricomprese le diverse magistrature granducali.
Composte da tre (a Firenze e Grosseto) o da quattro auditori, le rote civili giudicavano in seconda istanza tutte le cause appellabili trattate dal magistrato supremo civile di Firenze, dal tribunale di commercio di Firenze, dai commissari regi di Pistoia, Arezzo, Pontremoli e Grosseto, dal magistrato civile e consolare di Livorno, dagli auditori di governo di Siena, Pisa e Livorno, e dai vari vicari regi e podestà che il provvedimento del 13 ottobre ripristinava nello stato in cui si trovavano nel mese di dicembre 1807, salvo alcune modifiche (l'appello in questo caso era ammesso solo per cause di merito superiore alle lire duecento o di merito incerto o non determinabile).
Con legge 17 novembre 1814 (
Repertorio , ed. I vol. II, p. 334) veniva istituito un auditore vicario a Portoferraio; con legge 8 febbraio 1816 (
Bandi Toscana , cod. 23, n. XXVI) un vicario regio a Piombino e suo territorio; con motuproprio 14 maggio 1816 (
Bandi Toscana , cod. 23, n. XXXIX) un tribunale civile collegiale a Pistoia che veniva a sostituirsi nelle competenze prima spettanti al commissario regio di Pistoia; la legge 22 maggio 1817 un tribunale di prima istanza ad Arezzo, con attribuzione al suo uditore giudice delle prerogative civili che la legge 13 ottobre 1814 aveva conferito al commissario regio di Arezzo; con legge 23 novembre 1817 (
Repertorio , ed. I, vol. III, p. 334) un tribunale di prima istanza a Pisa il cui auditore giudice riceveva le competenze prima spettanti all'auditore di governo di Pisa; con legge 28 gennaio 1819 era istituito un tribunale di prima istanza a Siena il cui auditore si vedeva attribuite le competenze prima proprie dell'auditore di governo di Siena. Un provvedimento del 29 maggio 1818 (
Bandi Toscana , cod. 25, n. LXV) articolava in modo più organico a Livorno le competenze civili dell'auditore di governo, dei due commissari di polizia e del magistrato civile e consolare.
La rota civile di Grosseto svolgeva le funzioni anche di magistratura criminale, con la stessa giurisdizione della rota criminale di Firenze, per tutto il territorio della provincia inferiore senese, in deroga a quanto disposto dalle disposizioni 8 luglio 1814 (
Bandi Toscana . cod. 21, n. LXVIII); il commissario regio di Grosseto interveniva alle sedute della rota civile di Grosseto, in sede criminale, in qualità di presidente.
Le modalità e procedure di appello nei giudizi civili erano stabilite dalle norme di procedura civile per i tribunali del Granducato del 15 novembre 1814 (
Bandi Toscana , cod. 21, n. CLXXXII). Le cause di merito inferiore alle lire settanta erano inappellabili, salvo ricorso alla consulta come corte di cassazione; le cause di merito superiore alle lire settanta ma inferiore alle lire duecento erano decise in appello dai rispettivi giusdicenti competenti per territorio; per le cause di merito incerto o superiore alle lire duecento l'appello competeva alla rota civile. Dai giudicati di seconda istanza in cause superiori a lire settanta ma inferiori a lire duecento non era ammesso ulteriore appello se non alla consulta regia come corte di cassazione. Nelle cause di merito incerto o superiori alle lire duecento, trattate in seconda istanza dalla rota civile era ammesso un terzo eventuale appello al consiglio supremo di giustizia civile di Firenze, sia nel caso di sentenze difformi in prima e seconda istanza, sia in caso di revisione concessa contro le due sentenze conformi da parte della consulta regia. Le decisioni del consiglio supremo non erano appellabili se non con ricorso al Granduca.
Le rote civili venivano abolite a seguito della riforma dei tribunali civili e criminali del Granducato (motuproprio 2 agosto 1838) (
Bandi Toscana , cod. 45, n. XLIII).
disposizioni 8 lug. 1814
- provvedimento relativo alla rota civile di Grosseto
legge 13 ott. 1814
- riforma dei tribunali e magistrati civili
norme di procedura civile 15 nov. 1814
- provvedimento di regolamentazione delle appellazioni
legge 17 nov. 1814
- provvedimento di istituzione di un auditore vicario a Portoferraio
legge 8 feb. 1816
- provvedimento di istituzione di un vicario regio a Piombino
motuproprio 14 mag. 1816
- provvedimento di istituzione di un tribunale civile collegiale a Pistoia
legge 22 mag. 1817
- provvedimento di istituzione di un tribunale di prima istanza ad Arezzo
legge 23 nov. 1817
- provvedimento di istituzione di un tribunale di prima istanza a Pisa
provvedimento 29 mag. 1818
- provvedimento relativo alle competenze civili di diverse magistrature di Livorno
legge 28 gen. 1819
- provvedimento di istituzione di un tribunale di prima istanza a Siena
motuproprio 2 ago. 1838
- provvedimento di riforma dei tribunali civili e criminali