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 K/R - OVRA

Livello di descrizione: serie
Consistenza:  bb. 21
Estremi cronologici:  1927-1943
Mezzi di corredo:  Inventario

Codice identificativo del mezzo di corredo:  13/140
Nota archivistica
Dell'archivio - esisteva infatti un protocollo particolare per l'OVRA -sono conservate solo poche buste, in alcune delle quali si trovano corrispondenza e altro materiale sequestrato. Tuttavia l'attività degli ispettorati è ampiamente riflessa, nelle relazioni, informazioni e altra corrispondenza intercorsa tra gli ispettori generali e la direzione generale della pubblica sicurezza inserite nelle diverse categorie dell'archivio generale della divisione affari generali e riservati, nei fascicoli personali del casellario politico centrale e dell'ufficio confino politico, nell'archivio della divisione polizia politica e nelle serie inventariate della segretaria particolare del capo della polizia

informazioni storico-istituzionali

soggetto produttore
OVRA, Roma
Nota storica
Nel 1927 il capo della polizia riorganizzò i servizi degli ispettori generali, potenziando in particolare un ispettorato speciale di polizia per l'Italia settentrionale con funzionari e agenti particolarmente abili nel servizio di investigazione, che aveva sede mimetizzata a Milano e, successivamente, un altro ispettorato per l'Emilia e la Toscana con sede a Bologna. L'ispettore di Milano e quello di Bologna potevano utilizzare l'attività delle questure per la sorveglianza politica, ma erano sottratti a ogni dipendenza dai prefetti e dai questori e corrispondevano direttamente con la direzione generale della pubblica sicurezza. Questi ispettorati speciali costituirono i primi e più importanti nuclei dell'OVRA (organizzazione vigilanza repressione antifascismo), sigla che compare sui documenti nel 1930, estesi poi a tutto il paese con circoscrizione territoriale più ampia di quella regionale. Per Roma e per Napoli il servizio dell'OVRA aveva organizzazione distinta da quella delle zone OVRA per il Lazio e per la Campania. Gli ispettorati speciali, che si servivano di informatori particolarmente selezionati e avevano anche uffici all'estero, erano sorti per reprimere l'opposizione al fascismo, in particolare quella clandestina dei comunisti e del movimento " Giustizia e libertà ", e furono poi utilizzati per il sondaggio dell'opinione pubblica, per il controllo sull'attività politica e privata di persone (anche fasciste), di enti e associazioni, per il controllo sulle infrazioni alle leggi sui movimenti della valuta, per indagare sulle forme di scorrettezza amministrativa e sui reati annonari durante la guerra

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