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 COMUNE di Arezzo

Livello di descrizione: fondo complesso

Nota archivistica
L' archivio comunale ebbe un primo ordinamento nell'anno 1554 dal cancelliere Torriani che compilò anche un indice generale delle cose più notevoli. Fu successivamente inventariato, negli anni 1858-1859, da don Pasquale Leoni e dal cancelliere Gustavo Mancini: nell'AS Firenze esiste copia dell'inventario nel quale le serie sono disposte alfabeticamente secondo il loro titolo. A partire dall'anno 1885 Ubaldo Pasqui diede inizio alla nuova inventariazione degli atti, che e' improntata a criteri di raggruppamento per materia e che di conseguenza non sempre tiene nel dovuto rilievo i vari uffici nei quali il comune si articolava e dai quali sono stati prodotti gli atti.
Nell'elencazione che segue si e' ritenuto opportuno distaccarsi dal predetto inventario e ricondurre le varie serie documentarie sotto l'ufficio che le ha prodotte o riunirle in blocchi omogenei. Si e' omessa per ogni singolo fondo l'indicazione dell'inventario, che comunque tutti li ricomprende e che è il mezzo di corredo tuttora in uso, ove non ve ne siano più recenti

informazioni storico-istituzionali

soggetto produttore
Comune di Arezzo
Nota storica
Dal sec. XIV priori, collegi e consiglio generale costituirono le magistrature che regolavano la vita della città: comunque, a partire dall'anno 1340 (salvo brevissime interruzioni) Arezzo fu sempre più direttamente soggetta al potere dei podestà e dei capitani (poi commissari) nominati dal governo centrale di Firenze. Anche se priva di ogni autonomia politica, Arezzo conservò, tuttavia, almeno in parte, le proprie istituzioni amministrative: ebbero così, ad esempio, una vita abbastanza lunga le particolari condizioni giuridiche riconosciute alle cortine . Maggiore autonomia amministrativa ottenne Arezzo con le riforme leopoldine della seconda metà del sec. XVIII e maggiori poteri furono concessi a priori e consiglio generale, che, a partire dall'anno 1772  [Notificazione del 16 dic. 1772 (Bandi Toscano, cod. VI, n. LXXXV)]  assunsero la denominazione di magistratura civica e consiglio generale. La documentazione sul libero comune di Arezzo subì una distruzione quasi completa a causa degli incendi del 1381 e del 1384
Bibliografia
BIBL.: ASI 1956, pp. 324-325; ASI 1960, pp. 315-317; Archivi Toscana. pp. 55-57. U. PASQUI, Documenti per la storia della città di Arezzo nel medioevo, Firenze 1899-1937, voll. 4

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