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 Capitano poi Commissario di Arezzo

Livello di descrizione: fondo
Consistenza:  bb. 181, filze e regg. 1.644
Estremi cronologici:  (1384-1772)

Nota archivistica
Nell'archivio sono compresi atti della Banca attuaria e le cause compromissorie (2 filze e 14 registri per gli anni 1551-177 l), nonché documentazione di carattere amministrativo prodotta dal commissario come rappresentante del governo centrale

informazioni storico-istituzionali

soggetto produttore
Capitano di custodia di Arezzo poi Commissario di Arezzo poi Governatore di Arezzo
Nota storica
La sua istituzione risale all'anno 1384. Era eletto a Firenze. Fino al 1529 ebbe esclusivamente giurisdizione criminale, rientrando nella sua competenza la cognizione di tutti i delitti, eccessi e malefizi commessi nella città e nel contado da definirsi con sentenza inappellabile. A partire da tale anno, conservando la giurisdizione criminale, fu investito anche di quella civile, ebbe diritto a partecipare all'assemblea del consiglio generale del comune e ad operare, ogni due mesi, il sindacato sull'attività di priori, collegi e consiglio: assunti tali poteri di controllo il capitano prese il titolo di commissario. L'estensione territoriale della sua giurisdizione era pari a quella del podestà. Nell'esplicazione della sua attività era coadiuvato da " uno judice licentiato in jure civili, uno milite socio (qui " executionem tantum habeat personalem atque realem "), duobus notariis "

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