albero raccoglitore

 Ambasciata bolognese a Roma

Livello di descrizione: fondo
Consistenza:  voll. 707, bb. 511, regg. 68 e fascc. 2
Estremi cronologici:  (1554-1795)
Mezzi di corredo:  Inventario 1994

Nota archivistica
Sono descritte soltanto le serie principali

informazioni storico-istituzionali

soggetto produttore
Ambasciata bolognese a Roma
Nota storica
Il privilegio di inviare ambasciatori straordinari al papa o di tenere presso la curia papale ambasciatori permanenti appartenne alla città di Bologna, in forza dei capitoli di Nicolò V, fin dal 1447. Tale privilegio, che cominciò ad essere esercitato con continuità solo a partire dalla seconda metà del sec. XVI, rappresentava una sorta di compromesso tra l'indipendenza dal governo di Roma, rivendicata dalla città, e la dipendenza da esso, desiderata dalla Santa Sede. In connessione alle dimensioni via via assunte da tali rapporti, l'ambasciatore a Roma fu di volta in volta vero e proprio ambasciatore, ministro plenipotenziario, incaricato d'affari, semplice voce cittadina
Bibliografia
BIBL.: G. ORLANDELLI, L'archivio dell'ambasciata bolognese a Roma, in NAS, IX (1949), pp. 81-90

vai sul padreprecedenteprossimovai al primo figlio
vai