- ARCHIVIO DI STATO DI BOLOGNA
- I. STATI PREUNITARI
- Periodo napoleonico
albero raccoglitore
Amministrazione centrale del dipartimento del Santerno poi del Lamone
Livello di descrizione: fondo
Consistenza: bb. 28, mazzi 65 e regg. 2
Estremi cronologici: (1796, con antecedenti dal 1761-1798)
Mezzi di corredo: Inventario 1984
Nota archivistica
La documentazione e costituita soprattutto dai carteggi dell'amministrazione con le municipalità di Bagnaja (Bagnara di Romagna)
[In provincia di Ravenna.]
, Casalfiumanese, Casola Valsenio
[In provincia di Ravenna.]
, Castel del Rio, Castel Senio, Cotignola
[In provincia di Ravenna.]
, Dozza, Fontana (Fontanelice), Fusignano
[In provincia di Ravenna.]
, Imola
[Il cui territorio era in precedenza incluso nel Dipartimento del Santerno.]
, Lugo
[In provincia di Ravenna.]
, Massa Lombarda
[In provincia di Ravenna.]
, Mordano, Riolo
[Nel comune di Castelfranco Emilia in provincia di Modena.]
, Sassoleone
[Nel comune di Casalfiumanese.]
, Sant'Agata (Sant'Agata Bolognese), Solarolo
[In provincia di Ravenna.]
, Tossignano (Borgo Tossignano)
informazioni storico-istituzionali
soggetto produttore
Nota storicaIl dipartimento del Lamone, con capoluogo Faenza
[In provincia di Ravenna.]
venne istituito dalla legge di riparto dei dipartimenti dalla Cisalpina del 13 brumale a. VI/3 nov. 1797. Con decreto 5 giu. 1798
[Raccolta di bandi, notificazioni, editti, etc. pubblicati in Bologna dopo l'unione della Cispadana alla repubblica cisalpina, Bologna, Sassi, t. XIX, p. 20.]
si provvide ad una nuova ripartizione amministrativa