- ARCHIVIO DI STATO DI BOLOGNA
- II. REGNO D'ITALIA poi REPUBBLICA ITALIANA
albero raccoglitore
Economato generale dei benefici vacanti per le province delle Romagne, Marche e Umbria, poi Economato generale dei benefici vacanti di Bologna
Livello di descrizione: fondo
Consistenza: bb. 371, reg. 1 e 28 libri ed opuscoli a stampa
Estremi cronologici: (1860-1931, con precedenti dal sec. XVI e seguiti fino al 1942)
Mezzi di corredo: Inventario 1996
Nota archivistica
Il fondo è costituito dall'archivio dell'Economato generale di Bologna, limitatamente ai Subeconomati di Bologna, Imola e parte di quello di Cento; dall'archivio del Subeconomato di Bologna; da una parte dell'archivio della Procura generale presso la Corte d'appello di Bologna
informazioni storico-istituzionali
soggetto produttore
Nota storicaGli Economati generali dei benefici vacanti furono istituiti nel 1860, estendendo al Regno d'Italia gli ordinamenti piemontesi. Rientrava nei compiti degli Economati l'amministrazione dei benefici vacanti e la vigilanza sui benefici pieni, chiese ed enti ecclesiastici, il rilascio dei beni ai nuovi investiti, la spedizione delle pratiche relative ad altri soggetti ad auturizzazione governativa. L'Economato di Bologna estendeva la sua competenza alle diocesi delle province della Romagna, Marche ed Umbria ed era a sua volta suddiviso in trentasei Subeconomati, uno per ogni diocesi. Nel 1929, in seguito al Concordato fra la Santa sede e lo Stato Italiano, gli Economati generali furono soppressi e le residue funzioni di amministrazioe e vigilanza vennero attribuiteprima ad uffici per affari del culto, costituiti nelle Procure Generali presso le Corti d'appello, poi alle Prefetture
Bibliografia
BIBL.: L. CONFORTI, Manuale di polizia ecclesiastica, Napoli 1885; C. CATERBINI, Il diritto ecclesiastico italiano e la legislazione ecclesiastica nelle terre redente, Vicenza 1920