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 Depositeria generale

Livello di descrizione: fondo
Consistenza:  regg. e filze 1.659
Estremi cronologici:  (1543-1808)
Mezzi di corredo:  Inventario prima metà sec. XIX

Nota archivistica
Sono descritte soltanto le serie principali

informazioni storico-istituzionali

soggetto produttore
Depositeria generale , Firenze
Nota storica
Non c'è alcuna legge istitutiva di questo ufficio, che fin per diventare la cassa principale del granducato. Dalle deliberazioni del magistrato supremo risulta che, il 31 maggio 1532Girolamo Morelli fu rimosso dalla carica di depositario di Alessandro dei Medici e sostituito con Ottaviano dei Medici.
Il 10 gennaio 1537 il senato dei Quarantotto, nell'eleggere Cosimo I a capo dello Stato fiorentino, deliberò che per il suo mantenimento dovesse essere versata la somma annua di dodicimila ducati da amministrarsi dal depositario la cui durata in carica non doveva oltrepassare un anno. Egli doveva render conto della sua gestione ai sindaci del monte comune.
Quello di depositario finì per diventare un posto chiave nelle finanze granducali e la depositeria si sostituì in gran parte al monte nella funzione di principale cassa dello Stato. Amministrava promiscuamente i beni della corona, il patrimonio privato dei sovrani e la finanza pubblica, per cui stretti erano i suoi rapporti con lo scrittoio delle possessioni. Con Francesco Stefano di Lorena vi furono i primi tentativi di riordinare la depositeria, cui erano versati i proventi dell'appalto generale delle imposte, concesso a privati con motuproprio 31 dic. 1740; infine con Pietro Leopoldo nel 1789, separata la amministrazione del patrimonio della corona da quello personale del sovrano, la depositeria divenne la cassa centrale dello Stato, incaricata solo dell'amministrazione delle finanze statali

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