Noto anche come " Fondo di religione, parte antica ", comprende bb. e regg.7.000 ca. per i secc. IX-XVIII. Buste e registri costituiscono due partizioni distinte.
All'interno di questa partizione estrinseca, la documentazione è ordinata geograficamente per province, con Milano in testa e, per ciascuna località, è suddivisa in abbazie, commende, capitoli, confraternite, monasteri, conventi, in ordine alfabetico.
Nella presente voce le corporazioni sono state collocate per uniformità redazionale in ordine cronologico Le province elencate sono quelle della Lombardia austriaca della metà del sec. XIX. Conseguentemente manca la provincia di Varese. la provincia di Sondrio non appare perché gli archivi degli enti ecclesiastici soppressi sono rimasti in quella città. Lo stesso vale per la provincia di Mantova, i cui archivi ecclesiastici si trovano presso l'
AS Mantova
. La provincia di Pavia si presenta senza il territorio dell'Oltrepò pavese, allora di pertinenza del regno di Sardegna, mentre comprende territori attualmente in provincia di Milano, quali ad esempio Abbiategrasso.
Per Bergamo, Brescia, Crema
[In provincia di Cremona]
e i rispettivi territori, si conservano gli archivi relativi agli enti religiosi soppressi dopo il 1798: quelli soppressi precedentemente a tale data si trovano o presso i competenti Archivi di Stato, o presso gli Archivi comunali o biblioteche di quelle città. Il territorio di Crema non fu mai provincia, ma venne aggregato, dopo la caduta del dominio veneto, al dipartimento dell'Alto Po con capoluogo Cremona; dal 1816 al 1860 esso, nell'ambito del regno lombardo-veneto, venne tuttavia inserito insieme al territorio di Lodi nella provincia di Lodi e Crema, con capoluogo Lodi: a questi territori vennero uniti anche quelli di Soncino, Pandino
[In provincia di Cremona]
Vailate
[In provincia di Cremona]
e Rivolta d'Adda
[In provincia di Cremona]
La cosiddetta " provincia di Crema ", quindi, comprende gli archivi degli enti ecclesiastici soppressi del territorio storicamente cremasco, mentre quella di Lodi comprende gli archivi lodigiani più quelli di Vailate. Gran parte della documentazione pergamenacea più antica e più preziosa era già stata versata in epoca napoleonica all'Archivio nazionale, allorché venne costituito, proprio con le pergamene delle corporazioni soppresse, l'Archivio diplomatico (vedi
Diplomatico, Archivio diplomatico, Pergamene per fondi
). Carte di corporazioni religiose di Milano si trovano in fondi dell'AS Torino e dell'AS Roma