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 REGIA CAMERA DELLA SOMMARIA

Livello di descrizione: fondo complesso

Nota archivistica
Varie carte, tra cui i Privilegiorum, sono andate distrutte per cause belliche; resta il vol. 43 (1421-1450) conservato nel museo dell'Archivio. I vari nuclei che compongono la sommaria, anche se tradizionalmente divisi fra le varie " sezioni " dell'AS Napoli, sono raccolti qui in: segreteria, Ruote, Materia feudale, Patrimonio, Procedure giudiziarie, Dipendenze della sommaria, Diversi, per un totale di circa 29.000 tra volumi e fasci dal 1386 al 1819.
Elenco generale per tutti i fondi.

informazioni storico-istituzionali

soggetto produttore
Regia camera della sommaria, Napoli
Camera dei conti nazionali, Napoli
Nota storica
Fu costituita nel 1444 da Alfonso I d'Aragona  [N. TOPPI, De origine omnium tribunalium ... cit. in bibl., I, p. 145]  che riunì in un solo organismo la curia magistrorum rationalium e quella dei presidenti della Camera dei conti, alla quale va attribuito il più antico documento (1386) oggi conservato nell'archivio della Sommaria.
Trattò gli affari e le cause concernenti il fisco (come attore e come convenuto) e le università, che intese tutelare contro le ingerenze baronali; ebbe competenza in materia feudale, tanto per la successione e rinuncia, " refuta ", dei feudi a favore dei legittimi successori, quanto per le contribuzioni feudali, " adoe, relevi ".
Esercitò inoltre funzioni consultive in materia finanziaria, mediante relazioni scritte, " consulte ", che rimetteva al re, a sostegno delle decisioni sovrane. Dapprima contro le decisioni della Sommaria era ammesso il ricorso al sacro regio consiglio; ma nel 1482 Ferdinando I d'Aragona, dichiarandola tribunale supremo, stabilì che la Sommaria fosse competente anche in ultima istanza  [Cfr. TRINCHERA, p. 401]  Ad essa, tra l'altro, spettava il riesame delle decisioni rese dalla dogana di Foggia e dalla doganella d'Abruzzo.
La Camera della sommaria era costituita dal luogotenente del gran camerario, da presidenti togati e da presidenti brevioris togae, da avvocati fiscali, dal procuratore fiscale, da razionali e da attuari. Il luogotenente e i presidenti formavano dapprima una sola ruota; nel 1596 Filippo II ne aggiunse una seconda con attribuzioni in materia di conti, imposte, arrendamenti; nel 1637 Filippo IV ne creò una terza, competente per gli stati discussi delle università e per il catasto.
Bibliografia
BIBL.: N. TOPPI, De origine omnium tribunalium nunc in castro capuano fidelissimae civitatis Neapolis existentium..., Napoli 1855-1866, voll. 4; M. L. CAPOGRASSI BARBINI, Note sulla r. camera della Sommaria del regno di Napoli. Dai tempi più antichi alla abolizione ed alla istituzione della corte dei conti, ivi 1965; G. MUTO, Le finanze pubbliche napoletane tra riforme e restaurazione (1520-1634), ivi 1980.

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