- ARCHIVIO DI STATO DI NAPOLI
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albero raccoglitore
Tesoreria generale
Livello di descrizione: fondo
Consistenza: voll. e regg. 2.305
Estremi cronologici: (1619-1806, con frammenti dal 1430 e docc. fino al 1827
Mezzi di corredo: Elenchi, inventari e indici parziali e a stampa.
informazioni storico-istituzionali
soggetto produttore
Nota storicaProvvedeva alla riscossione delle entrate che affluivano dagli esattori locali, nonché alla liquidazione delle spese a carico dell'erario. Dal 1612 circa la spesa era divisa tra due casse, una di tesoreria e l'altra militare, dotata quest'ultima di fondi propri; questa divisione peraltro non determinò una partizione netta della materia e quindi dell'archivio. Tre " officine " effettuavano le operazioni: la ruota dei conti determinava le operazioni contabili; la scrivania di razione rivedeva e " liberava ", provvedeva cioè al rilascio dei mandati; la tesoreria introitava le rendite dello Stato ed effettuava i pagamenti. La marina aveva un'officina a parte : l'intendenza o contadoria di marina; anche per la real casa esisteva una tesoreria particolare, vedi
Tesoreria di casa reale
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Bibliografia
BIBL.: N. BARONE, Le cedole di tesoreria dell'Archivio di Stato di Napoli dall'anno 1460 al 1504, in Archivio storico per le province napoletane, IX (1884), pp. 5-34, 205-248, 387-429 e 601-637, X (1885), pp. 1-47; ID., Un nuovo registro di cedole della tesoreria aragonese. Appendice alle " cedole di tesoreria dell'Archivio di Stato di Napoli dall'anno 1460 al 1504 n, Napoli 1886; A. CAPOGRASSI, Il fondo " scrivania di razione " nel r. Archivio di Stato di Napoli, in NAS, II (1942), pp. 81-85 [con inventario]; Fonti aragonesi... citata.