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 Catasto

Livello di descrizione: fondo
Consistenza:  regg. 2.059 e ff. 4.293 in cartelle 59
Estremi cronologici:  (1848-1930)
Mezzi di corredo:  Elenco

Nota archivistica
La documentazione, relativa al catasto terreni, consta di registri partitari, sommarioni, matricole, matrici, repertori, elenchi, tavole censuarie, prontuari, frazionamenti, rubriche e si riferisce alle seguenti località: Aritzo, Arzana, Atzara, Austis, Bari Sardo, Baunei, Belvi, Birori, Bitti, Bolotana, Borore, Bortigali Bosa, Dorgali, Dualchi, Elini, Escalaplano, Escolca, Flussio, Fonni, Gadoni, Gairo, Galtellì, Garofai  [Nel comune di Bitti ]  Gavoi, Genoni, Gergei, Girasole, Ilbono, Irgoli, Isili, Jerzu, Laconi, Lanusei, Lei, Loceri, Loculi, Lodè, Lodine  [Nel comune di Gavoi ]  Lotzorai, Lula, Macomer, Magomadas, Mamoiada, Meana Sardo, Montresta, Noragugume, Nuoro, Nurri, Oliena, Ollolai, Olzai, Onani, Onifai, Oniferi, Orani, Orgosolo, Orosei, Orotelli, Orroli, Ortueri, Orune, Osidda, Ottana, Ovodda, Perdasdefogu, Posada, Sadali, Sarule, Scano di Montiferro  [In provincia di Oristano ]  Sennariolo  [In provincia di Oristano ]  Serri, Seui, Seulo, Silanus, Sindia, Siniscola, Sorgono, Talana, Teti, Tiana, Tinnura, Tonara, Torpè, Tortolì, Tresnuraghes  [In provincia di Oristano ]  Triei, Urzulei, Ussassai, Villagrande Strisaili, Villanova Tulo.

informazioni storico-istituzionali

soggetto produttore
IX Compartimento: Sardegna
Nota storica
Dopo la liquidazione dei feudi fu affidato con r. brevetto 28 apr. 1840 al corpo di Stato maggiore generale il compito di fissare in piani e mappe le superfici dei territori, suddividendoli in demaniali, comunali e privati. Con la legge 15 apr. 1851  [Raccolta regno Sardegna, 1851, n. 1192 ]  fu ordinato un catasto provvisorio per la cui formazione si diedero disposizioni con il regolamento approvato con regio decreto 5 giu. 1851  [Ibid., n. 1194 ]  La legge 12 mag. 1853  [Ibid., 1853, n. 1529 ]  (cui fece seguito il regolamento approvato con regio decreto 23 mag. 1855  [Ibid., 1855, n. 885 ]  ) diede quindi disposizioni per la sua conservazione e il suo aggiornamento. Fu riformato infine dalla l. 1 mar. 1886, n. 3682.

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