albero raccoglitore

 Delegazione poi Legazione apostolica di Urbino e Pesaro

Livello di descrizione: fondo
Consistenza:  filze 7.105, pacchi 143, regg. 399 e voll. 74
Estremi cronologici:  (1814-1860)
Mezzi di corredo:  Inventario sommario 1976

Nota archivistica
È segnalata e descritta una sola serie

informazioni storico-istituzionali

soggetto produttore
Legazione apostolica di Urbino e Pesaro
Delegazione apostolica di Urbino e Pesaro
Nota storica
Con notificazione del card. Consalvi, segretario di Stato, del 22 mar. 1817, " la provincia di Urbino, componente la delegazione di Urbino e Pesaro " fu suddivisa in due parti per l'esercizio della giurisdizione civile e criminale, l'una " superiore ", comprendente la zona montana, l'altra, " inferiore ", la pianura.
Il motuproprio 5 ott. 1824 di Leone XII stabilì che nelle delegazioni riunite - come Pesaro e Urbino - il delegato poteva risiedere in uno dei due capoluoghi, secondo le circostanze nell'altro era stabilito un luogotenente che dipendeva dal delegato e aveva funzioni amministrative e giudiziarie, civili e penali.
Con notificazione 4 ag. 1832  [Raccolta Stato pontificio, 1831-1833, VI, p. 458. In provincia di Ancona ]  del segretario di Stato card. Tommaso Bernetti furono dettate norme speciali per la provincia di Urbino e Pesaro, provincia che avrebbe costantemente conservato il rango di legazione per la quale era ribadita la separazione in due parti distinte, cioè Urbino e Pesaro; si stabiliva altresì che il governo della provincia e la segreteria generale dovevano risiedere ad Urbino da maggio ad ottobre e a Pesaro da novembre ad Aprile. Entrambi i capoluoghi avrebbero avuto una propria congregazione governativa, per tutto l'anno, ed il proprio archivio di legazione; al luogotenente di Urbino era data la qualifica di assessore legale

vai sul padreprecedenteprossimovai al primo figlio
vai