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 Gabella dei contratti

Livello di descrizione: fondo
Consistenza:  regg., bb. e filze 697
Estremi cronologici:  (1509-1808, con docc. dal 1407 e fino al 1823)
Mezzi di corredo:  Elenco del sec. XIX

Nota archivistica
La documentazione conservata si riferisce in maggior parte al periodo mediceo e lorenese, ma vi sono anche documenti precedenti risalenti al periodo della prima dominazione fiorentina

informazioni storico-istituzionali

soggetto produttore
Gabella dei contratti, Pisa
Nota storica
Con il nome gabella dei contratti si indica sia l'imposta sia l'ufficio che la riscuoteva.
Erano sottoposti a gabella i contratti di vendita per i beni mobili e immobili, di usufrutto, di permuta nonché i testamenti, i legati, le doti. Spettava ai notai roganti notificare entro termini precisi all'ufficio di gabella i nomi dei contraenti con tutti i dati relativi agli atti. I notai dello Stato mediceo erano obbligati a riscontrare i loro registri di imbreviature e protocolli presso la gabella dei contratti fiorentina in virtù del motuproprio del 23 apr. 1563  [Legislazione toscana (1532 -1774), raccolta e illustrata da L. CANTINI, VI, Firenze 1803, pp. 10-20]  e dei successivi statuti della gabella del 29 aprile  [Ibid., pp. 21-114]  dello stesso anno.
A questo obbligo facevano eccezione i notai di Pisa e del suo contado che erano " tenuti riscontrare alla Dogana ... di Pisa secondo gli ordini di detta Dogana "  [Ibid., p. 18] 

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