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 Camera urbis

Livello di descrizione: fondo
Consistenza:  regg. 390
Estremi cronologici:  (1416-1743)
Mezzi di corredo:  Inventario 1932 non del tutto attendibile

Nota archivistica
Il fondo è composto da più serie di registri: quelli della Camera e tesoreria capitolina; quelli delle Gabelle e delle Dogane; quelli del Sale. La serie dei registri della gabella del vino sive studii documenta le spese per l'università. I registri più antichi già nel 1553 erano conservati in " palatio Sancti Petri " come risulta da un inventario compilato in quella data  [Conservato in AS ROMA, Miscellanea camerale per materia, Archivio della camera apostolica b. 1/1]  I conti erano soggetti, come quelli dei tesorieri provinciali e dei collettori, al periodico controllo della Camera apostolica. L'archivio, o almeno parte di esso, subì, durante il governo francese, la stessa sorte dei registri camerali e fu trasferito a Parigi. Alcuni registri (sembra 11) non furono riconsegnati e si trovano attualmente negli Archivi nazionali a Parigi  [A. LODOLINI, Inventario dell'Archivio di Stato di Roma... cit., p. 213]  Altri registri sono attualmente conservati nel fondo Appendice camerale .

informazioni storico-istituzionali

soggetto produttore
Camera urbis, Roma
Bibliografia
BIBL.: M. L. LOMBARDO, La Camera urbis. Premesse per uno studio sulla organizzazione amministrativa della città di Roma durante il pontificato di Martino V, Roma 1970 [pubblica documenti tratti dal primo registro Liber senatoris et conservatorum alme urbis " o "Liber grossus "] ID., Camera urbis. Dohana Ripe et Ripecte. Liber introitus (1428), ivi 1978; ID., La dogana di Ripa e Ripetta nel sistema dell'ordinamento tributario a Roma dal medioevo al sec. XV, ivi 1978 [pubblicato anche in Archivi e cultura, XII (1978), pp. 9-100]

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