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 Comune di Savona

Livello di descrizione: fondo
Consistenza:  regg. 2.108, voll. 95, filze e bb. 940
Estremi cronologici:  (1172-1849, con docc. in copia dal 998); pergg. 1.024 (1062-1753: secc. XI 3, XII 42, XIII 169, XIV-XVIII 810)
Mezzi di corredo:  Inventario 1963-1967

Nota archivistica
L'archivio del comune, formatosi nei secc. XI e XII intorno ad un primitivo nucleo documentario degli atti della Compagna e dei suoi consoli, cominciò a svilupparsi con il raggiungimento della completa autonomia comunale nel 1191, articolandosi nelle due distinte cancellerie degli anziani, massima magistratura cittadina con competenze politiche, amministrative e giudiziarie, e dei maestri razionali, organo collegiale con funzione di amministrazione e controllo finanziario. Nella seconda metà del sec. XIV si aggiunse a queste due prime una terza cancelleria, del podestà forestiero e delle due curie giudiziarie, civile e dei malefizi, mentre si costituivano uffici particolari competenti in settori specifici dell'amministrazione cittadina sottratti mano a mano agli anziani o ai maestri razionali.
L'archivio presenta gravi lacune per il periodo 1218-1314, a causa delle distruzioni operate durante le lotte fra popolani e nobili nel 1316. A quest'anno risale anche il primo ordinamento completo dell'archivio ed il suo inventario. La cancelleria degli anziani fu poi ordinata nuovamente ed inventariata nel 1336 e nel 1745 (vedi i registri della serie corrispondente ) e quella dei maestri razionali nel 1712, nel 1721 e nel 1751. Nel 1772, riunite in un unico archivio pubblico le carte delle tre cancellerie e degli uffici comunali preposti all'assistenza pubblica, l'archivista Gian Tommaso Belloro iniziò un ordinamento generale che non riuscì però a condurre a termine; ulteriori riordinamenti ed inventariazioni parziali furono compiuti fra il 1836 e il 1842, ed in tali occasioni parte dell'archivio fu ripartito in categorie create artificiosamente secondo i modelli dell'epoca.
La documentazione posteriore al 1797 è qui costituita per la maggior parte da pratiche di liquidazione degli uffici soppressi per l'introduzione avvenuta in quell'anno del sistema amministrativo e giudiziario di derivazione francese

informazioni storico-istituzionali

soggetto produttore
Comune di Savona
Nota storica
Savona fu libero comune fino all'annessione alla repubblica di Genova nel 1528, quando fu sottratto sostanzialmente alla città ogni potere politico e militare. L'ordinamento comunale non subì però, di massima, modifiche formali: la nomina del podestà, in luogo degli anziani, venne riservata al governo genovese; furono creati alcuni nuovi uffici per le gabelle. Per il resto le magistrature cittadine conservarono le loro attribuzioni fino al 1797, comprese quelle in materia giudiziaria, civile e criminale. Solo nel 1605, con l'istituzione in Savona di un governatore, furono riservati a questo magistrato i giudizi d'appello per i reati passibili di pena capitale
Bibliografia
BIBL.: A. BRUNO, Gli archivi del comune di Savona, Savona 1890; Inventario sommario dell'archivio storico comunale di Savona depositato presso la sezione di Archivio di Stato di Savona il 17 febbraio 1947, in NAS, IX (1949), pp. 112-113; Il cartulario del notaio Martino (Savona, 1203-1206), a cura di D. PUNCUH, Genova 1974; I Registri della Catena del Comune di Savona. Registro 1, a cura di D. PUNCUH, A. ROVERE, Roma 1986 (PAS, Fonti, IX), Registro 11, parte I-II, a cura di M. NOCERA, F. PERASSO, D. PUNCUH, A. ROVERE ivi 1986 (PAS, Fonti, X)

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