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 Quattro conservatori poi Ufficio generale delle comunità poi Camera di soprintendenza comunitativa

Livello di descrizione: fondo
Consistenza:  regg. e bb. 3.213
Estremi cronologici:  (1561-1848, con docc. dal sec. XIII e fino al 1863)
Mezzi di corredo:  Inventario 1949

Nota archivistica
Sebbene l'ufficio dei Quattro conservatori sia stato abolito nel 1786, l'archivio prosegue di massima al 1848 comprendendo le carte delle varie magistrature che gli succedettero. Per molte serie, infatti, non è rilevabile alcuna soluzione di continuità nel passaggio dall'uno all'altro ufficio. Inoltre anche alcune amministrazioni particolari, le cui carte si trovavano nell'archivio dei Quattro conservatori, continuarono a funzionare dopo la fine della magistratura senza rilevanti distinzioni nei documenti prodotti dai successivi uffici

informazioni storico-istituzionali

soggetto produttore
Quattro conservatori della città e Stato di Siena
Ufficio generale delle comunità di Siena
Ufficiali sulle collette di Siena
Ufficio generale delle comunità di Siena
Camera di soprintendenza comunitativa di Siena
Nota storica
Il 1febbraio 1561 Cosimo I nella sua reformazione  [Legislazione toscana, 1802, t. IV, pp. 122-123]  dello Stato senese istituì una nuova magistratura, i quattro conservatori della città e dello Stato di Siena, con il compito di esercitare il controllo sulle comunità, comunelli e luoghi pii dello stato, che sino ad allora erano stati sottoposti alla balia e ai regolatori. La durata del nuovo ufficio era annuale ed i conservatori erano nominati direttamente dal duca. Alla nuova magistratura spettavano funzioni legislative: tutta una serie di nuove norme tese a regolare le comunità furono infatti impartite dai conservatori attraverso bandi ed ordini prima deliberati dall'ufficio e poi approvati dal duca. Con essi l'antica e farraginosa amministrazione comunitativa fu in gran parte riformata e razionalizzata. Le funzioni della magistratura riguardavano tutta la vita delle comunità e dei luoghi pii soggetti; ad essa spettava, infatti, l'approvazione degli statuti, il controllo della nomina e dei requisiti per i magistrati comunali, delle entrate, delle uscite e dei bilanci delle comunità, delle attività sociali ed assistenziali, dei beni appartenenti alle comunità, dell'amministrazione della giustizia, dell'attività creditizia. sempre per quanto riguarda le comunità i conservatori esercitavano anche funzioni giurisdizionali in materia civile, penale e parzialmente anche del danno dato. La magistratura aveva inoltre numerose competenze nel campo della viabilità e risanamento delle paludi. Nel corso del governo mediceo le funzioni dell'uflicio furono sottoposte solo a piccole modifiche, mentre ad un cambiamento sostanziale si arrivò con le riforme leopoldine. Dapprima (1765-1766), con la creazione della Provincia inferiore senese, la sfera d'azione dei quattro fu limitata alla sola Provincia superiore, in seguito (1777) furono sottratte loro numerose competenze sulle comunità, mentre si ampliarono le loro funzioni su fiumi, bagni pubblici, mulini, acque e paludi, che prima spettavano in parte alla biccherna e ad altri uffici. Nel 1786 la magistratura fu abolita e le attribuzioni passarono all'ufficio generale delle comunità, che a sua volta fu soppresso dai francesi. Ripristinato nel 1815 l'ufficio fu abolito nel 1825, quando fu creata, per le stesse funzioni, la camera di soprintendenza comunitativa. Quest'ultima fu soppressa definitivamente nel 1848 con l'istituzione della prefettura
Bibliografia
BIBL.: Guida-Inventario, II, pp. 24-40. Statuto della società del Piano del Padule d'Orgia 1303-1375, in statuti senesi scritti in volgare... cit., II, per cura di L. BIANCHI, Bologna 1871, pp. 74-153; A. LIBERATI, Magistrato dei Quattro conservatori dello Stato di Siena, in Bullettino senese di storia patria, XXXV-XXXVI (1928-1929). pp. 72-78; D. MARRARA, Storia istituzionale della Maremma senese, Siena 1961, pp. 177-201; S. DE' COLLI, I Quattro conservatori dello Stato senese, in Bullettino senese di storia patria. LXXXI (1963), pp. 29-43; D. MARRARA, Studi giuridici... cit., pp. 252-264; C. ZARRILLI, Quattro Conservatori, in Leggi, magistrature, archivi. Repertorio... cit., pp. 65-75; Geo-carte manoscritte a stampa nell'Archivio di stato di Siena. Il fondo dei Quattro conservatori, a cura di P. VICHI, Siena 1990

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