soggetto produttore
Nell'ambito delle iniziative intese a metter ordine nella congerie della produzione normativa furono istituiti il 15 sett. 1662 dal senato i sopraintendenti alla formazione dei sommari delle leggi, aventi inoltre compiti di indagine e consultivi, coadiuvati da due segretari o altri membri dell'ordine cittadinesco. L'intento non era quello di redigere dei codici in senso moderno, ma semplicemente di distribuire entro uno schema razionale, per materie e per data, le leggi ritenute ancora vigenti in ogni settore. Uno schema del genere fu intanto autonomamente elaborato da Marino Angeli
[M. ANGELI, Legum venetarum compilatarum methodus, Venezia 1687-1688, voll. 2]
, poi nominato compilatore alle dipendenze dei sopraintendenti (29 sett. 1667, senato). Nel 1784 (3 giu., senato) furono aggregati al magistrato gli aggiunti per la regolazione del codice criminale, che lavoravano con gli stessi criteri, dotati di proprio compilatore.
Ultimo dei compilatori fu Iacopo chiodo (1759-1842) che rappresenta in campo archivistico l'elemento di raccordo tra la repubblica veneta e i governi successivi [G. DANDOLO, La caduta della repubblica di Venezia ed i suoi ultimi cinquant'anni. Studi storici, I, Venezia 1855, pp. 363-368; L. FERRO, Jacopo Chiodo... citata] . Dopo la parentesi democratica egli riuscì a far sopravvivere il proprio ufficio come " compilazione delle leggi della cessata repubblica ", ossia " commissione alla collezione delle leggi ", facendo leva sulla necessità che avevano il governo austriaco e più tardi quello del regno italico di conoscere i precedenti amministrativi della Serenissima. Responsabile dopo Carlo Antonio Marin dell'Archivio politico a S. Teodoro, può considerarsi il vero fondatore dell'Archivio generale veneto, oggi AS Venezia, istituito su sua pressante istanza con sovrano rescritto di Francesco I il 13 dic. 1815, per il quale potè scegliere nel 1817 la sede dei Frari. Quivi egli raccolse e ordinò i fondi archivistici dispersi dopo il 1797 in luoghi diversi, sforzandosi di riprodurre nella loro stessa disposizione all'interno dell'edificio la struttura istituzionale dello Stato veneziano, secondo un disegno organico che trova i suoi riscontri nel materiale e negli studi riuniti nella compilazione leggi
Ultimo dei compilatori fu Iacopo chiodo (1759-1842) che rappresenta in campo archivistico l'elemento di raccordo tra la repubblica veneta e i governi successivi [G. DANDOLO, La caduta della repubblica di Venezia ed i suoi ultimi cinquant'anni. Studi storici, I, Venezia 1855, pp. 363-368; L. FERRO, Jacopo Chiodo... citata] . Dopo la parentesi democratica egli riuscì a far sopravvivere il proprio ufficio come " compilazione delle leggi della cessata repubblica ", ossia " commissione alla collezione delle leggi ", facendo leva sulla necessità che avevano il governo austriaco e più tardi quello del regno italico di conoscere i precedenti amministrativi della Serenissima. Responsabile dopo Carlo Antonio Marin dell'Archivio politico a S. Teodoro, può considerarsi il vero fondatore dell'Archivio generale veneto, oggi AS Venezia, istituito su sua pressante istanza con sovrano rescritto di Francesco I il 13 dic. 1815, per il quale potè scegliere nel 1817 la sede dei Frari. Quivi egli raccolse e ordinò i fondi archivistici dispersi dopo il 1797 in luoghi diversi, sforzandosi di riprodurre nella loro stessa disposizione all'interno dell'edificio la struttura istituzionale dello Stato veneziano, secondo un disegno organico che trova i suoi riscontri nel materiale e negli studi riuniti nella compilazione leggi