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 Ufficiali poi Provveditori alle rason vecchie

Livello di descrizione: fondo
Consistenza:  regg., filze e bb. 460, pergg. b. 1
Estremi cronologici:  (sec. XIV-1797, con docc. in copia dal 1260 e docc. fino al 1798)
Mezzi di corredo:  Inventario con indice alfabetico parziale 1867; schedatura e fotoriproduzione dei disegni

Nota archivistica
L'archivio, in taluni punti forse poco ordinato dall'origine, raccoglie anche materiale di organi straordinari, creati in occasioni particolari, di competenza affine a quella delle rason vecchie, cui talora si aggregavano.
Serie principali

informazioni storico-istituzionali

soggetto produttore
Ufficiali alle rason vecchie, Venezia poi Provveditori alle rason vecchie, Venezia
Nota storica
Preceduti dagli officiales super rationibus comunis, documentati intorno alla metà del sec. XIII, poi suddivisi in officiales super rationibus de intus e de foris (24 febbr. 1282, maggior consiglio), gli ufficiali (poi provveditori) alle rason, poi rason vecchie ebbero definitivo assetto a partire dal 21 mag. 1364 (maggior consiglio) e in seguito estesero gradualmente il controllo contabile ai ritornati dai reggimenti (Terraferma, Dogado, Stato da mar). agli ambasciatori e pubblici rappresentanti in genere e alla maggior parte degli uffici, con potere di esazione, inquisizione e giurisdizione criminale sugli " intacchi " di denaro pubblico, da chiunque compiuti; inquisivano inoltre sulle assenze dei nobili dagli uffici (appuntadure). Amministravano regalie dogali e beni pubblici (demaniali), dei quali tenevano catastico, curandone affittanze, livelli e vendite, con riguardo particolare ai beni confiscati ai ribelli e alle opere di fortificazione ritenute non più necessarie alla difesa dello Stato, e ne rivendicarono gli " usurpi ".
Furono competenti in materia di sali fino all'istituzione dei provveditori al sal (6 giu. 1428, maggior consiglio). Appaltavano alcuni dazi nella città e fuori, tra cui quello del pesce al palo e giudicavano le controversie relative; avevano ingerenza nell'amministrazione delle comunità del Dogado; controllavano il pensionatico (servitù di pascolo invernale delle greggi in poste determinate). Compivano ispezioni nei territori dello Stato. Sostenevano le spese vacante ducatu, quelle pro honorandis principibus e quelle di pubbliche feste e cerimonie. Nel 1396 (24 sett., maggior consiglio) vennero affiancati dagli ufficiali alle rason nuove, che ne divisero le attribuzioni, e più tardi saltuariamente fino al 1449 (istituzione dei provveditori sopra camere, 30 giu., senato) da quelli alle rason novissime; detti uffici agivano spesso di concerto
Bibliografia
BIBL.: DA MOSTO, I, p. 139
Altri strumenti di ricerca:Unità di descrizione omologa all'interno del SiASVe - Sistema informativo dell'Archivio di Stato di Venezia

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