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 Savio cassier

Livello di descrizione: fondo
Consistenza:  regg. e bb. 731
Estremi cronologici:  (1739-1797, con docc. in copia dal 1366)
Mezzi di corredo:  Inventario fine sec. XIX, aggiornato e completato nel 1958; repertorio alfabetico parziale per materia

Nota archivistica
L'archivio è quasi solo settecentesco. Alcune buste Sono inconsultabili per remota umidità.
Serie principali

informazioni storico-istituzionali

soggetto produttore
Savio cassier , Venezia
Nota storica
Divenuti stabili verso il 1420, i savi di Terraferma assunsero talune competenze proprie dei camerlenghi di comun riguardo all'esazione, custodia, erogazione del denaro pubblico, specie quello proveniente dalle entrate dei dazi, oltre ad esercitare il controllo sui camerlenghi stessi; funzioni svolte collegialmente oppure dall'unico savio cassier, eletto dapprima saltuariamente (23 ott. 1526, senato), soprattutto in relazione alle spese militari, con possibilità di essere scelto anche fuori del collegio ma con ingresso nel medesimo, poi in maniera definitiva (13 apr. 1543, senato). Questo ebbe compiti di stimolo all'esazione dei crediti, di intervento nella gestione della spesa, di controllo contabile, e consultivi in ogni questione di carattere economico e finanziario. Le funzioni consultive si accentuarono nei secc. XVII-XVIII, e spesso vennero svolte in unione (conferenza) con altri magistrati, in particolare i deputati e aggiunti alla provvision del denaro pubblico. Anche dopo l'uscita di carica, di concerto con il successore (savio cassier attuale e uscito), il savio cassier era chiamato a dar pareri e a contribuire allo svolgimento delle pratiche lasciate pendenti
Bibliografia
BIBL.: DA MOSTO, I, p. 117
Altri strumenti di ricerca:Unità di descrizione omologa all'interno del SiASVe - Sistema informativo dell'Archivio di Stato di Venezia

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