soggetto produttore
Gli ufficiali (pagadori) della camera dell'armamento esistevano verso la metà del Duecento ed erano competenti sull'arruolamento delle ciurme, l'equipaggiamento e i rifornimenti delle flotte del comune sia militari che mercantili (queste ultime fino all'introduzione delle mude di galee date in appalto ai privati), con mansioni soprattutto finanziarie e contabili, ma anche giurisdizionali e di diretta ispezione sulle navi fino a Parenzo e a Ravenna. Dal sec. XV persero gradatamente di importanza a vantaggio dei provveditori all'armar, fino a ridursi quasi esclusivamente al pagamento delle ciurme e all'esazione delle ammende loro imposte.
I provveditori all'armar (all'armamento), istituiti dal senato il 14 mar. 1467 durante la guerra al Turco, continuarono ad essere eletti abbastanza regolarmente fino a divenire stabili all'inizio del cinquecento; furono stabilmente confermati nel 1550 (13 ott., senato). organo di controllo dei pagadori, ne assorbirono via via le competenze, assumendo ogni attribuzione circa l'armo, il disarmo, l'approvvigionamento, la revisione dei conti di ciascuna unità dell'armata, e di quelli dei ragionati delle cariche da mar (poi assoggettati ad altra revisione dei savi sopra conti), i ruoli degli equipaggi (marineri e galeotti), la carriera di ufficiali e titolati (non patrizi).
Quanto alla marina mercantile, ispezionavano le navi in partenza per il Levante con riguardo all'equipaggio e alle armi e munizioni in dotazione (16 apr. 1605, senato). Avevano giurisdizione definitiva nelle cause civili tra equipaggio, patroni (comandanti) e parcenevoli (armatori) di navi armate, e giurisdizione criminale, in conferenza con il collegio della milizia da mar, circa naufragi, prede e saccheggi subiti da navi veneziane (10 lu. 1610 e 14 mag. 1611, senato). Sovraintendevano alla scuola (corporazione) di S. Nicolò dei marineri (14 genn. 1677, senato) e all'ospedale della veneta marina. Dal 1645 (10 nov., senato), durante la guerra di Candia, e alla fine del secolo - inizio settecento, durante le guerre di Morea, ebbero spesso degli aggiunti.
La pratica di allestire le galee con rematori forzati, in luogo dei tradizionali metodi Veneziani di arruolamento di rematori liberi, volontari o forniti obbligatoriamente da corporazioni, comunità e territori - pratica in uso in altre marinerie mediterranee - respinta dal senato nel 1542 (16 febbr. e 20 mag.), fu approvata a fatica nel 1545 (11 mag., senato; 25 mag., maggior consiglio). In detta occasione vennero istituiti deputati (tre) sulle galee dei condannati, divenuti stabili verso il 1554 e competenti su ogni aspetto organizzativo di tale sistema, applicato in seguito sempre più ampiamente fino a sostituire quasi del tutto il ricorso a " galeotti di libertà ". I deputati insieme ai provveditori all'armar formavano il collegio sopra le galee dei condannati, che interveniva nelle materie più importanti.
Inquisitori all'armar furono eletti saltuariamente nei secc. XVII-XVIII come magistratura di controllo
I provveditori all'armar (all'armamento), istituiti dal senato il 14 mar. 1467 durante la guerra al Turco, continuarono ad essere eletti abbastanza regolarmente fino a divenire stabili all'inizio del cinquecento; furono stabilmente confermati nel 1550 (13 ott., senato). organo di controllo dei pagadori, ne assorbirono via via le competenze, assumendo ogni attribuzione circa l'armo, il disarmo, l'approvvigionamento, la revisione dei conti di ciascuna unità dell'armata, e di quelli dei ragionati delle cariche da mar (poi assoggettati ad altra revisione dei savi sopra conti), i ruoli degli equipaggi (marineri e galeotti), la carriera di ufficiali e titolati (non patrizi).
Quanto alla marina mercantile, ispezionavano le navi in partenza per il Levante con riguardo all'equipaggio e alle armi e munizioni in dotazione (16 apr. 1605, senato). Avevano giurisdizione definitiva nelle cause civili tra equipaggio, patroni (comandanti) e parcenevoli (armatori) di navi armate, e giurisdizione criminale, in conferenza con il collegio della milizia da mar, circa naufragi, prede e saccheggi subiti da navi veneziane (10 lu. 1610 e 14 mag. 1611, senato). Sovraintendevano alla scuola (corporazione) di S. Nicolò dei marineri (14 genn. 1677, senato) e all'ospedale della veneta marina. Dal 1645 (10 nov., senato), durante la guerra di Candia, e alla fine del secolo - inizio settecento, durante le guerre di Morea, ebbero spesso degli aggiunti.
La pratica di allestire le galee con rematori forzati, in luogo dei tradizionali metodi Veneziani di arruolamento di rematori liberi, volontari o forniti obbligatoriamente da corporazioni, comunità e territori - pratica in uso in altre marinerie mediterranee - respinta dal senato nel 1542 (16 febbr. e 20 mag.), fu approvata a fatica nel 1545 (11 mag., senato; 25 mag., maggior consiglio). In detta occasione vennero istituiti deputati (tre) sulle galee dei condannati, divenuti stabili verso il 1554 e competenti su ogni aspetto organizzativo di tale sistema, applicato in seguito sempre più ampiamente fino a sostituire quasi del tutto il ricorso a " galeotti di libertà ". I deputati insieme ai provveditori all'armar formavano il collegio sopra le galee dei condannati, che interveniva nelle materie più importanti.
Inquisitori all'armar furono eletti saltuariamente nei secc. XVII-XVIII come magistratura di controllo