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 Cinque savi alla mercanzia e Deputati al commercio

Livello di descrizione: fondo
Consistenza:  regg., filze e bb. 1.130
Estremi cronologici:  (1540-1797, con docc. in copia del sec. XIII e fino al 1806)
Mezzi di corredo:  Inventario 1955, indici alfabetici parziali fine sec. XIX

Nota archivistica
L'archivio è unico. Si trovano attualmente inclusi nel fondo superstiti registri di altri archivi, alla cui descrizione si fa rinvio: Ufficiali all'estraordinario , Visdomini al fontego dei Tedeschi , Provveditori ai cottimi di Alessandria e di Damasco , e inoltre: capitolare del Bailo (1407-1450) e capitolare della camera ponderis veneziana a Costantinopoli (1327-1402), in copia sec. XVI, reg. 1  [Edito da C. A. MALTEZOU, L'istituzione del bailo di Venezia a Costantinopoli (1268-1453), Atene 1970 [in greco]]  ; libro di conti di Giacomo Badoer 1436-1440, reg. 12; Magistrato alle pompe e aggiunti (collegio deputato alla fuga del console veneto a Trieste Vincenzo Venceslao Smecchia), decreti, scritture, atti 1783-1797, reg. 1: da trasferire probabilmente ai Provveditori alle pompe . Serie principali

informazioni storico-istituzionali

soggetto produttore
Cinque savi alla mercanzia e Deputati al commercio , Venezia
Nota storica
Istituiti dal senato il 15 genn. 1507, i cinque savi alla mercanzia (alla mercanzia e navigazione) divennero stabili nel 1517 (22 genn., 15 ott., 28 nov., senato). Incaricati nel 1517 anche di " scansar le spese superflue " nella gestione degli uffici, ebbero competenza via via accresciuta sul commercio, la navigazione, le arti, le manifatture della città e dello stato; sui dazi, le dogane, i cottimi (imposte sulle merci importate ed esportate da veneziani nelle varie piazze, a beneficio dei rispettivi consolati), i naufragi, le assicurazioni marittime, i sensali, la repressione dei contrabbandi, il monopolio del tabacco, le strade principali, l'agricoltura; sui trattati commerciali, sui consoli veneti nelle piazze estere e quelli esteri nello Stato, sulle colonie straniere a Venezia e sui mercanti veneziani e sudditi attivi nelle varie piazze; sulla vita economica in genere e ogni argomento ad essa attinente. Nei secc. XVII-XVIII, come organo consultivo e operativo, agirono spesso in conferenza con altri magistrati (deputati e aggiunti alla provvision del denaro pubblico in zecca; savio cassier). Ebbero ampia giurisdizione nelle materie proprie. Dal 1682 (5 ag., senato) furono integrati da tre aggiunti, scelti tra gli usciti di carica nell'ultimo quinquennio. Per studiare i mezzi per rinvigorire i traffici terrestri e marittimi il 29 nov. 1703 il senato decise l'istituzione di altri due savi, che insieme agli aggiunti formassero i deputati al commercio, ma la parte non ottenne la maggioranza qualificata in maggior consiglio (16 dic.) e fu ratificata solo nel 1708 (23 sett., maggior consiglio). II nuovo organo perdurò fino al 1756, agendo sia in uno con i savi alla mercanzia, sia in maniera autonoma
Bibliografia
BIBL.: DA MOSTO, I, p. 196. M. BORGHERINI SCARABELLIN, Il Magistrato dei cinque savi alla Mercanzia dalla istituzione alla caduta della Repubblica. Studio storico su documenti d'archivio, Venezia 1925
Altri strumenti di ricerca:Unità di descrizione omologa all'interno del SiASVe - Sistema informativo dell'Archivio di Stato di Venezia
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