soggetto produttore
Si tratta di magistrati diversi ma dotati di competenze convergenti, che operavano in connessione reciproca. Nel nov. 1173, con la così detta legge annonaria (statutum de edulis vendendis) del doge Sebastiano Ziani, furono istituiti i giustizieri o ufficiali alla giustizia, poi giustizia vecchia, per controllare il prezzo dei generi di più largo consumo - vino, cereali, pane) carni, pesce, olio, frutta - garantirne il regolare approvvigionamento alla città, reprimere le frodi nei pesi e nelle misure; con il sorgere di altre magistrature annonarie per i singoli settori rimase in seguito ai giustizieri il controllo sulla pesca e sul mercato del pesce fresco e salato, anche di provenienza esterna (anguille di Comacchio e del Ferrarese). Fin dal sec. XIII essi estesero invece la loro competenza alla maggior parte delle arti, escluse principalmente quelle del lanificio, regolandone la disciplina interna e giudicando le controversie relative, con giurisdizione e autorità di riscuotere le ammende, salvo appello al
magistrato al cattaver
e per cifre superiori agli
auditori vecchi
.
Dal 1530 (18 giu., consiglio di dieci) al 1585 furono nominati saltuariamente dei savi alle mariegole per la revisione e l'aggiornamento degli statuti (mariegole) delle arti.
Nel 1565 (10 nov., senato; 11 nov. maggior consiglio), vennero istituiti i provveditori alla giustizia vecchia per controllare i giustizieri, che ne divennero l'organo esecutivo, e conoscere in appello le sentenze del loro cassiere; i due organi agivano però anche di concerto. Uno dei provveditori ebbe in seguito funzioni di inquisitor sopra viveri. Nel 1572 (23 nov., senato) questi magistrati con i savi alla mercanzia e più tardi (1627, 10 lu., senato) anche con i regolatori sopra dazi formarono il collegio alle arti.
Dal 1530 (18 giu., consiglio di dieci) al 1585 furono nominati saltuariamente dei savi alle mariegole per la revisione e l'aggiornamento degli statuti (mariegole) delle arti.
Nel 1565 (10 nov., senato; 11 nov. maggior consiglio), vennero istituiti i provveditori alla giustizia vecchia per controllare i giustizieri, che ne divennero l'organo esecutivo, e conoscere in appello le sentenze del loro cassiere; i due organi agivano però anche di concerto. Uno dei provveditori ebbe in seguito funzioni di inquisitor sopra viveri. Nel 1572 (23 nov., senato) questi magistrati con i savi alla mercanzia e più tardi (1627, 10 lu., senato) anche con i regolatori sopra dazi formarono il collegio alle arti.