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 Giustizieri o Ufficiali, Provveditori alla giustizia vecchia, Savi alle mariegole e Collegio alle arti

Livello di descrizione: fondo
Consistenza:  bb. 233
Estremi cronologici:  (1278-1330 e 1433-1797, con docc. dal 1219 in copia e f no al 1806); perg. 1 (1570)
Mezzi di corredo:  Inventario 1877 e indici

Nota archivistica
L'archivio, che comprende nelle buste regg. 313 e filze 309, è unico e una stessa serie può contenere atti dei diversi magistrati; spesso il materiale è sporadico fino all'avanzato Seicento.
Serie principali

informazioni storico-istituzionali

soggetto produttore
Giustizieri o Ufficiali, Provveditori alla giustizia vecchia, Savi alle mariegole e Collegio alle arti , Venezia
Nota storica
Si tratta di magistrati diversi ma dotati di competenze convergenti, che operavano in connessione reciproca. Nel nov. 1173, con la così detta legge annonaria (statutum de edulis vendendis) del doge Sebastiano Ziani, furono istituiti i giustizieri o ufficiali alla giustizia, poi giustizia vecchia, per controllare il prezzo dei generi di più largo consumo - vino, cereali, pane) carni, pesce, olio, frutta - garantirne il regolare approvvigionamento alla città, reprimere le frodi nei pesi e nelle misure; con il sorgere di altre magistrature annonarie per i singoli settori rimase in seguito ai giustizieri il controllo sulla pesca e sul mercato del pesce fresco e salato, anche di provenienza esterna (anguille di Comacchio e del Ferrarese). Fin dal sec. XIII essi estesero invece la loro competenza alla maggior parte delle arti, escluse principalmente quelle del lanificio, regolandone la disciplina interna e giudicando le controversie relative, con giurisdizione e autorità di riscuotere le ammende, salvo appello al magistrato al cattaver e per cifre superiori agli auditori vecchi .
Dal 1530 (18 giu., consiglio di dieci) al 1585 furono nominati saltuariamente dei savi alle mariegole per la revisione e l'aggiornamento degli statuti (mariegole) delle arti.
Nel 1565 (10 nov., senato; 11 nov. maggior consiglio), vennero istituiti i provveditori alla giustizia vecchia per controllare i giustizieri, che ne divennero l'organo esecutivo, e conoscere in appello le sentenze del loro cassiere; i due organi agivano però anche di concerto. Uno dei provveditori ebbe in seguito funzioni di inquisitor sopra viveri. Nel 1572 (23 nov., senato) questi magistrati con i savi alla mercanzia e più tardi (1627, 10 lu., senato) anche con i regolatori sopra dazi formarono il collegio alle arti.
Bibliografia
BIBL.: DA MOSTO, I, p. 191. G. MONTICOLO, L'Ufficio della giustizia vecchia a Venezia dalle origini sino al 1300, Venezia 1892; I Capitolari delle Arti veneziane sottoposte alla Giustizia e poi alla Giustizia vecchia dalle origini al 1330, a cura di G. MONTICOLO ed E. BESTA, Roma, 1905-1914, voll. 3
Altri strumenti di ricerca:Unità di descrizione omologa all'interno del SiASVe - Sistema informativo dell'Archivio di Stato di Venezia

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