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 Giustizieri o Ufficiali e Collegio dei sette savi poi Savi e sopraprovveditori alla giustizia nuova

Livello di descrizione: fondo
Consistenza:  bb. 44
Estremi cronologici:  (1509-1797, con docc. in copia dal 1629)
Mezzi di corredo:  Inventario con repertorio alfabetico 1879

Nota archivistica
L'archivio, che comprende nelle buste regg. 15 e filze 40, è unico, in prevalenza sei-settecentesco.
Serie principali

informazioni storico-istituzionali

soggetto produttore
Collegio dei sette savi alla giustizia nuova, Venezia poi Savi e sopraprovveditori alla giustizia nuova, Venezia
Giustizieri o Ufficiali alla giustizia nuova, Venezia
Nota storica
I giustizieri nuovi (ufficiali alla giustizia nuova) furono aggiunti ai vecchi dal maggior consiglio il 22 nov. 1261. Erano competenti sulla vendita del vino a spina e applicazione del dazio relativo; controllavano le 23 osterie pubbliche date in appalto, nonché i magazzeni e bastioni (mescite di vino), anche in relazione alla moralità e al buon ordine; ne vendevano all'incanto i pegni scaduti; reprimevano gli abusi di furatole (bottegucce di cibi cotti), albergarie (camere d'affitto) e locande; avevano giurisdizione e potere di esazione. Ispezionavano i molini del Trevigiano. Nel 1513 (9 mag., senato; 17 mag., maggior consiglio) ebbero nuovo assetto e titolo di provveditori alla giustizia nuova.
Organo di controllo sull'ufficio e di appello delle sue sentenze fu il collegio dei sette savi alla giustizia nuova, istituiti nel 1502 (9 febbr., senato) per la " sublevation et redrezamento del datio del vin a spina ", più tardi chiamati savi e sopraprovveditori alla giustizia nuova; uno di essi ebbe titolo e funzioni di inquisitore. Agivano anche in conferenza con i provveditori e con i governatori delle entrate
Bibliografia
BIBL.: DA MOSTO, I, p. 194
Altri strumenti di ricerca:Unità di descrizione omologa all'interno del SiASVe - Sistema informativo dell'Archivio di Stato di Venezia

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