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 Conservatori ed esecutori delle leggi

Livello di descrizione: fondo
Consistenza:  filze, regg. e bb. 678
Estremi cronologici:  (1554-1797, con docc. in copia dal 1399 e docc. fino al 1801); perg. 1 (1622)
Mezzi di corredo:  Inventario fine sec. XIX

Nota archivistica
Carte appartenenti al magistrato si trovano tra gli atti del collegio notarile di Venezia in Notai, Cancelleria inferiore, Miscellanea , mentre può rinvenirsi in questo fondo qualche pezzo spettante a detto collegio. E' possibile che nel fondo Sindici inquisitori in Levante e in Terraferma sia confluito materiale già esistente presso i conservatori ed esecutori delle leggi. Serie principali

informazioni storico-istituzionali

soggetto produttore
Conservatori ed esecutori delle leggi , Venezia
Nota storica
Furono istituiti il 29 ott. 1553 dal maggior consiglio, con il titolo di conservatori ed esecutori delle leggi e ordini degli uffici di S. Marco e Rialto dove si rende ragione tra litiganti e con il compito di far osservare le leggi sugli avvocati ordinari (patrizi eletti dal maggior consiglio) e Straordinari (privati esercitanti la professione), in particolare quella fondamentale del 29 apr. 1537, vigilando, a tutela dei privati, sulla disciplina delle professioni forensi e di quella notarile nella città e nello Stato. Questo anche in relazione alla custodia dei protocolli dei notai cessati; nel 1756 (29 dic., senato) l'inquisitore interno all'ufficio ebbe incarico di inquisire sui disordini invalsi nel notariato e punire i rei. Erano competenti in materia di compromessi (scelta di giudici arbitrali o confidenti nelle differenze tra stretti congiunti o anche tra estranei; in questo caso, compromessi volontari) e di apertura di testamenti. Giudicavano le cause circa beni e valli del dogado (9 giu. 1610, senato) in luogo degli appositi provveditori (nominati il 7 giu. 1556, maggior consiglio, e resi stabili il 10 sett. 1587, senato) ed altre eventualmente loro delegate; conoscevano in prima istanza (22 dic. 1759, senato) i ricorsi contro l'imposta del quintello. Dal 1671 (14 ag., senato) sovraintendevano all'archivio delle scritture vecchie del palazzo, che raccoglieva i documenti delle curie di prima istanza e di alcuni altri magistrati. Dal 1703 (2 giu., senato) conservavano ordini, stampe e registri dei sindici inquisitori in Terraferma e sorvegliavano l'applicazione delle disposizioni dagli stessi emanate nelle materie di loro competenza
Bibliografia
BIBL.: DA MOSTO, I, p. 79
Altri strumenti di ricerca:Unità di descrizione omologa all'interno del SiASVe - Sistema informativo dell'Archivio di Stato di Venezia

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