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 Giudici del proprio

Livello di descrizione: fondo
Consistenza:  regg., filze e bb. 3.260
Estremi cronologici:  (1235-1797, con docc. in copia dal 1232), pergg. 382 in bb. 10 (1235-1773)
Mezzi di corredo:  Regesti delle pergamene

Nota archivistica
Serie principali

informazioni storico-istituzionali

soggetto produttore
Giudici del proprio, Venezia
Nota storica
Diretta continuazione della curia ducis, la curia del proprio (sorta forse durante il dogado di Sebastiano Ziani e contrapposta a quella del forestier) ebbe all'inizio competenza vastissima civile e penale, poi in gran parte assorbita da altri uffici. L'archivio ne documenta la sola giurisdizione civile, ormai limitata a pochi settori: pagamenti e restituzioni di dote dopo sciolto il matrimonio; successioni ab intestato; sentenze a legge su punti di testamento per legati di immobili; nomina dei procuratori di S. Marco a fornitori (esecutori) dei testamenti in mancanza di commissari; custodia degli averi dei veneziani morti fuori Venezia; divisioni e controversie tra fratelli e congiunti; cause dipendenti da appelli e ricorsi (placiti e interdetti); opposizioni (clamori) di parenti e confinanti (propinqui e laterani), aventi diritto di prelazione nei passaggi di proprietà di stabili a Venezia e Dogado, presentate nelle successioni ab intestato e in caso di denuncia di nuova opera. Tracce della giurisdizione penale della curia fino alla pena di sangue sono presenti nei fondi dei Signori di notte al criminal e della Quarantia criminal .
Bibliografia
BIBL., DA MOSTO, I, p. 90. M. ROBERTI, Le magistrature giudiziarie... cit., I, pp. 182-186, II, pp. 59-99 [pubblica il capitolare dal Codice secreta, capitolari antichi, ex Miscellanea codici 133, vedi Capitolari antichi riformati nel 1376 ]
Altri strumenti di ricerca:Unità di descrizione omologa all'interno del SiASVe - Sistema informativo dell'Archivio di Stato di Venezia

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