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 Signori di notte poi Signori di notte al criminal

Livello di descrizione: fondo
Consistenza:  regg. e bb. 48
Estremi cronologici:  (1270-1797, con docc. in copia dal 1232); perg. 1 (1301)
Mezzi di corredo:  Inventario con indice onomastico parziale fine sec. XIX

Nota archivistica
Rimangono residui dell'archivio, con tracce della giurisdizione criminale della Curia (Giudici) del proprio . Serie principali

informazioni storico-istituzionali

soggetto produttore
Signori di notte, Venezia poi Signori di notte al criminal, Venezia
Nota storica
Istituiti forse sotto il dogado di Pietro Ziani (1205-1229) o piuttosto intorno alla metà del Duecento, prima uno, poi due, poi sei, i signori di notte sovraintendevano all'ordine pubblico della città, avendo alle dipendenze i custodi dei sestieri, con giurisdizione su cittadini e forestieri, laici ed ecclesiastici. Svolgevano funzioni di polizia e istruttorie rispetto ai delitti di sangue; porto d'armi proibite; delitti contro la proprietà, l'onore, il buon costume; stregoneria, filtri, malefici. Potevano condannare citra sanguinem, deferendo altrimenti il processo istruito ai giudici del proprio. All'inizio del Quattrocento i processi per omicidio, prima giudicati dal proprio, vennero deferiti ad uno speciale collegio, formato da minor consiglio, proprio, signori di notte, cui si aggiunsero (1458, 6 febbr., maggior consiglio) capi di quarantia e avogadori di comun; nel 1499 (1 lu., maggior consiglio) la competenza passò alla quarantia criminal. I signori di notte avevano inoltre compiti di esecuzione di sentenze (esazione delle pene pecuniarie irrogate da altri uffici; pignoramento di mobili) e di amministrazione (ordinanze e divieti). Alcune attribuzioni passarono nel 1545 ai signori di notte al civil, allora istituiti (1545, 17 genn., maggior consiglio)
Bibliografia
BIBL.: DA MOSTO, I, p. 97. Capitolare dei signori di notte esistente nel civico Museo Correr di Venezia, a cura di F. NANI MOCENIGO, Venezia 1877; M. ROBERTI, Le magistrature giudiziarie... cit., I, pp. 206-209, II, pp. 1-100 [pubblica il capitolare duecentesco dal cod. secreta, capitolari antichi, ex Miscell. Codd. 133, vedi Capitolari antichi riformati nel 1376 , e altri documenti]; ID., Studi e documenti di storia veneziana. Di un " Liber forbannitorum " della fine del Dugento (Note intorno alla criminalità del sec. XIII), in Nuovo archivio veneto, n. s., XIX (1910), pp. 145-158
Altri strumenti di ricerca:Unità di descrizione omologa all'interno del SiASVe - Sistema informativo dell'Archivio di Stato di Venezia

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