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 Magistrato centrale d'acque in Venezia

Livello di descrizione: fondo
Consistenza:  bb. 28 e regg. 2
Estremi cronologici:  (21 genn. 1806 24 mag. 1808)

informazioni storico-istituzionali

soggetto produttore
Magistrato centrale d'acque, Venezia
Nota storica
Con decreto 25 lu. 1806  [Bollettino regno d'Italia, 1806, n. 145]  furono riunite tutte le attribuzioni, già di spettanza delle varie magistrature sulle acque, in quest'unico organo che era alle dirette dipendenze della direzione generale d'acque e strade con sede in Milano. Con successivo decreto 3 sett. 1806  [Ibid., 1806, n. 185]  si stabilì che l'ufficio fosse composto dai rappresentanti - da loro nominati - dei magistrati d'acque e strade, organi previsti dal decreto del 6 mag. 1806  [Ibid., 1806, n. 73]  nei dipartimenti veneti attraversati dai maggiori fiumi: due per il dipartimento dell'Adriatico ed uno per quelli dell'Adige, Basso Po, Brenta, Bacchiglione e Tagliamento.
Il magistrato centrale era presieduto dal prefetto dell'Adriatico - assistito ed eventualmente sostituito da un ispettore generale - ed aveva specialmente il compito di giudicare " se i lavori particolari di un dipartimento siano innocui al sistema generale delle acque, all'uso della navigazione ed alla gelosa conservazione della Laguna ".
Cessò in seguito al decreto 6 mag. 1808  [Ibid., 1808, n. 120]  e le sue attribuzioni vennero assunte dalla direzione generale di acque e strade in Milano .
Bibliografia
BIBL.: DA MOSTO, II, p. 46
Altri strumenti di ricerca:Unità di descrizione omologa all'interno del SiASVe - Sistema informativo dell'Archivio di Stato di Venezia

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