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 Ufficio del registro

Livello di descrizione: fondo
Consistenza:  bb. e mazzi 444, regg. e voll. 261 e repp. 11
Estremi cronologici:  (1408-1801, con docc. dal 1389); pergg. 749 (1180-1636: secc. XII 4, XIII 3, XIV-XVII 742)
Mezzi di corredo:  Inventario 1956 e inventario parziale a stampa 1957

informazioni storico-istituzionali

soggetto produttore
Ufficio del registro, Verona
Nota storica
L'antico ufficio del registro del comune sorse con tale nome nel 1407; ai consigli spettava la nomina dei notai addetti alle registrazioni degli atti. Con la istituzione di questo ufficio ci si prefiggeva lo scopo di dare certezza al diritto, costituendo un pubblico archivio al servizio dei cittadini che supplisse al non sempre soddisfacente servizio fino allora espletato dai notai collegiati. L'ufficio cominciò a funzionare nel 1408, registrando contratti e testamenti. La registrazione dei contratti era eseguita integralmente, mediante la loro trascrizione sui registri pergamenacei dell'ufficio; essa continuò senza soluzione di continuità fino all'anno 1500, a partire dal quale venne eseguita saltuariamente, fino a che invalse l'uso di registrare solo gli estremi dei contratti. Per i testamenti invece l'insinuazione presso l'ufficio era eseguita mediante la consegna da parte dei notai di una copia autentica cartacea; questo uso continuò fino al 1731 e saltuariamente fino al 1752Diverso discorso si deve fare per le cedole testamentarie, testamenti dettati a terzi in presenza di testimoni da persone in genere illetterate, senza intervento di notai, e poi sigillati per acquistare validità legale: esse dovevano essere presentate, alla morte del testatore, in cancelleria pretoria (tribunale del podestà) ai fini della pubblicazione. Il fatto di trovare questi testamenti in serie continua dal 1511 al 1801 nell'archivio dell'ufficio del registro fa ritenere che dopo la loro pubblicazione essi venissero consegnati a questo ufficio, per la certezza del diritto, analogamente ai testamenti notarili
Bibliografia
BIBL.: G. SANCASSANI, L'archivio dell'antico ufficio del registro di Verona, in Vita veronese, X (1957), pp. 481-486 [con inventario]

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