soggetto produttore
Una municipalità democratica autonoma fu istituita con l'arrivo dell'armata francese il 27 apr. 1797, venendo poi a dipendere dal nuovo governo centrale e diventando aulica municipalità in seguito al trattato di Campoformio (17 ott. 1797), che assegnò il veneto all'Austria. In conseguenza del trattato di Lunéville (9 febbr. 1801) sulla riva destra dell'Adige operò, fino al 1805, una municipalità dipendente prima dalla repubblica cisalpina e poi dalla repubblica italiana; dal 1805 al 1814 la municipalità di Verona, unificata, venne inserita nel dipartimento dell'Adige nell'ambito del regno italico. Fra Campoformio e Lunéville, a partire dal 6 febbr. 1798, venne ripristinato l'ordinamento comunale esistente al 1° genn. 1796 e ricostituita la provveditoria del comune; questa continuò anche dal 1801 al 1805, ma limitatamente alla parte della città situata a sinistra dell'Adige, la parte a destra essendo sotto il dominio francese. Dalla sovrana patente 7 apr. 1815, resa operante con sovrano decreto 12 febbr. 1816
[Collezione leggi province venete, 1816, n. 29 ]
ebbe origine la congregazione municipale sotto la vigilanza della delegazione provinciale. Era presieduta da un podestà di nomina sovrana, che durava in carica tre anni, coadiuvato da quattro assessori. Nel 1866 Verona, passata con il veneto all'Italia, venne retta da un consiglio di sessanta membri. Le prime elezioni amministrative svoltesi secondo la legge italiana si ebbero nel 1867