soggetto produttore
Sorta come associazione dei mercanti nella seconda metà del sec. XII, acquistò sempre maggior peso politico nella vita del comune fino alla morte di Ezzelino (1259); di tale periodo non è pervenuto l'archivio. Limitata nei suoi poteri e funzioni sotto gli Scaligeri, che ne furono podestà a vita e ne nominavano il vicario, divenne una sorta di organo tutorio delle corporazioni d'arte e mestiere ed ebbe nel 1319 propri statuti, che ne disciplinavano l'attività amministrativa e giudiziaria. Questi statuti non ci sono pervenuti nel codice originale del 1319
[Il testo è tuttavia riportato, salvo pochissime aggiunte, nel testo a stampa degli statuti della casa pubblicato nel 1598 e conservato nell'archivio dell'ente. Al museo di Castelvecchio di Verona trovasi altresì in un codice miniato del 1482 (il cosiddetto codice Banda), una redazione di epoca veneta degli statuti della casa: esso si scosta assai dal testo a stampa del 1598, il quale, come si è detto, ripete il codice scaligero perduto del 1319. (Per tutto ciò cfr. L. SIMEONI, Gli antichi statuti delle arti veronesi, Venezia 1914, pp. XXXVII-XXXVIII) ]
Cangrande I (pubblicati dal Simeoni nell'opera citata) e rimasti in vigore, salvo aggiunte e modifiche, sino alla caduta della repubblica di Venezia; di dette aggiunte o modifiche, apportate in epoca veneta in più tempi, dal sec. XV al XVIII, sono conservate varie redazioni manoscritte. In epoca veneta - pur rimanendo nominalmente podestà della domus mercatorum il podestà nominato da Venezia - il vicario e i consoli, nonché tutte le altre cariche minori (massaro, notai ed altri), erano eletti dal consiglio del comune. Dopo la caduta del dominio veneziano la casa dei mercanti continuò a sussistere f no al 1805 nella parte di Verona soggetta agli austriaci, cioè a sinistra dell'Adige, praticamente inalterata nella sua organizzazione e funzioni; per l'esplicazione dell'attività giudiziaria si costituiva in Tribunale mercantile, a capo del quale era il vicario stesso della casa o un suo delegato. Per la zona della città soggetta a Napoleone (a destra dell'Adige) vedi qui di seguito
Camere di commercio
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