Fu istituita a Roma con d. imperiale del 5 ago. 1810 (  Bollettino della consulta  , boll. 118, pp. 485 e ss.) e a Firenze con d. 9 apr. 1809 (  Bulletin des lois  , bull. 193, n. 4303).
L’amministrazione era composta da un direttore, due aggiunti e da un consiglio di trenta membri. Era presieduta dall’intendente del tesoro pubblico.
Il consiglio era scelto dai governatori generali degli Stati Romani e della Toscana tra cento nominativi proposti, inizialmente, dalla consulta straordinaria per gli Stati Romani e dalla giunta di governo della Toscana. I nominativi erano scelti sulla base di una lista contenente i cento principali creditori dello Stato. Il consiglio si riuniva sotto la presidenza dell’intendente del tesoro pubblico e avanzava proposte sui modi di estinzione del debito pubblico attraverso la vendita di una quota dei beni nazionali, destinata allo scopo.
La somma del debito per gli Stati Romani fu fissata in cinquanta milioni di franchi.