Era prevista nel libro II, titolo II, pubblicato con l. 9 dic. 1808, del codice di procedura criminale (
Bulletin des lois , bull. 214 bis, pp. 99 e ss.) e fu istituita nel 1810, mentre venivano soppresse le corti di giustizia criminale (l. 20 apr. 1810,
Bulletin des lois , bull. 282, n. 5351).
Ai sensi dell’articolo 251 della l. del 1808 erano celebrate delle assise in ogni dipartimento “per giudicare quegli individui che la corte imperiale avrà rimandati innanzi ad esse”. “La celebrazione” aveva luogo di massima ogni tre mesi. Una sezione della corte imperiale era appositamente costituita per ascoltare (ai sensi dell’art. 218) una relazione del procuratore generale imperiale su tutti i fatti che potevano comportare un processo criminale, di polizia correzionale o di semplice polizia e decidere in conseguenza (al procuratore generale imperiale riferivano ogni otto giorni i procuratori imperiali istituiti presso i tribunali di prima istanza, i tribunali speciali e le corti d’assise). Se ai sensi dell’art. 231 un fatto era qualificato come
crime , la sezione della corte imperiale (
vedi
) rimandava l’imputato innanzi alle assise o alle
corti speciali
.
Ai sensi dell’art. 262 le sentenze delle corti d’assise non potevano essere impugnate che in cassazione.
In ottemperanza alla l. del 20 apr. 1810 (
Bulletin des lois , bull. 282, n. 5351) il primo presidente della corte imperiale nominava un membro della corte stessa come presidente della corte d’assise o presiedeva egli stesso (art. 16). Nominava altresì i consiglieri delle assise in numero di quattro per quelle istituite nelle città sedi di corte imperiale (art. 16).