Con l’editto 10 novembre 1818, n. 859 furono istituire 24 Ispezioni d’insinuazione, con sedi in altrettanti capoluoghi di provincia (Chambéry, Annecy, Bonneville, Aosta, Torino, Acqui, Alba, Alessandria, Asti, Casale, Cuneo, Ivrea, Mondovì, Novara, Pallanza, Pinerolo, Saluzzo, Vercelli, Voghera, Chiavari, Genova, Nizza, Oneglia, Savona). Esse avevano competenza su una o più province. La loro funzione era di controllo sui 184 Uffici d’insinuazione; simile alla funzione del Conservatore e giudice sopra le insinuazioni, creato con l’editto 28 aprile 1610 (
Duboin , t. XXV, vol. 27, pp. 41-50) e attivo fino al 1800.
Con lettere patenti 28 gennaio 1834, n. 39 fu emanato un regolamento per il più ampio settore dell’insinuazione e del demanio, amministrato dall’Azienda delle regie finanze, con direttore del demanio, ispettori e sotto-ispettori dell’insinuazione e demanio; alla periferia operavano insinuatori, conservatori delle ipoteche e ricevitori demaniali.
Con brevetto 4 marzo 1848, n. 121 furono insediate Direzioni demaniali nelle divisioni amministrative che ne erano prive (Savona e Annecy); quella di Casale fu spostata a Vercelli.
Il r. decreto 4 dicembre 1849, n. 369 istituì Direzioni del demanio e dell’insinuazione in Sardegna, nei tre capoluoghi di divisioni amministrative: Cagliari, Sassari e Nuoro; e confermò i 14 uffici d’insinuazione esistenti.
Prima dell’Unità i rami dell’insinuazione, del demanio e del bollo, unificati, dipendevano da 14 direzioni: in Savoia, Chambéry e Annecy; in Piemonte, Torino, Alessandria, Cuneo, Ivrea, Novara e Vercelli; in Liguria, Genova, Nizza e Savona; in Sardegna, Cagliari, Nuoro e Sassari.